Tunisino tenta di violentare una 14enne: lei si salva mandando un disperato whatsapp alla mamma

29 Dic 2018 10:22 - di Chiara Volpi

Quanto accaduto in un appartamento di Udine, in termini di tempistiche e di dinamica dei fatti, è ancora al vaglio degli inquirenti al lavoro sul caso: quel che è certo è che una ragazzina di 14 ha rischiato di essere violentata da un immigrato tunisino 26enne con cui, ancora non è chiaro perché, era rimasta sola in casa di un amico con cui aveva trascorso il pomeriggio. La minorenne, rimasta sola nelle grinfie del suo aguzzino, è riuscita a mandare un whatsapp alla mamma e a chiedere aiuto: il tempestivo intervento dei carabinieri, poi, ha fatto il resto…

Udine, tunisino 26enne cerca di violentare una 14enne

Tutto è accaduto nei gironi scorsi a Codroipo, un piccolo centro nei pressi di Udine, nell’appartamento di un compagno di scuola della ragazzina dove la minorenne ha trascorso il pomeriggio e dove, per motivi ancora da chiarire, sarebbe rimasta da sola con il cittadino tunisino che poi ha tentato di abusare di lei. La situazione non sarebbe precipitata solo grazie al tempestivo arrivo dei carabinieri della stazione di Codroipo della Compagnia di Udine che, intervenuti, hanno trovato la ragazzina terrorizzata e rannicchiata nell’angolo di una stanza, salvando la ragazzina dal tentativo di violenza dell’uomo. Dopo essersi denudato, infatti, lo straniero ha cominciato a palpeggiare e a molestare la 14enne che, riuscita a divincolarsi dalla morsa dell’uomo, ha mandato un messaggio di disperata richiesta d’aiuto alla madre. L’allarme girato ai carabinieri ha fatto il resto: ma non senza fatica.

L’arresto del tunisino dopo un’accesa colluttazione coi carabinieri

Al loro arrivo, infatti, i militari – entrati in casa sfondando la porta – hanno trovato il tunisino seminudo e intenzionato a scappare, l’uomo ha subito ingaggiato una colluttazione con i carabinieri, colpendo uno di loro con una bottigliata in testa e solo una volta immobilizzato ha cominciato a calmarsi. Arrestato con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e violenza a pubblico ufficiale, il gip ha disposto per il tunisino 26enne la misura della custodia cautelare in carcere. Al momento, però, i contorni della vicenda riassunta per grandi linee e solo relativamente al momento del tentativo di violenza e del fermo, restano ancora da chiarire, tanto che, è prevista per i prossimo giorni, un’audizione protetta della ragazzina, che sarà ascoltata dai carabinieri, nell’auspicio di poter mettere a posto tutti i tasselli del mosaico criminale.

 

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