Strasburgo, l’urlo della Mussolini: «Eravamo lì, nessuno ci ha aiutato»
«Eravamo al ristorante, a un certo punto hanno tirato le tende delle vetrine e un ragazzo, molto allarmato, ci ha invitato a metterci al centro della sala. Poi sono state spente le luci e ho sentito qualcuno dire che forse era per via di una festa di compleanno, ma io ho capito subito che stava accadendo qualcosa di anormale e di grave». Comincia così il racconto di Alessandra Mussolini, che è stata coinvolta, insieme a molte altre persone al centro di Strasburgo, dall’ondata di paura e angoscia, conseguenza dell’attentato che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre 13. Seppur provata dall’esperienza, l’eurodeputata di Fi vuole sapere cosa non ha funzionato nel sistema di sicurezza che scatta all’europarlamento in caso di emergenza.
«Io chiedo al segretario generale del Parlamento europeo Klaus Welle chi abbia gestito la fase di emergenza, perché non siano state avvertite le persone che lavorano al Parlamento. Si sono occupati di quelli che erano rimasti dentro ma ai deputati, al personale, gli interpreti e i funzionari che erano già usciti dal palazzo nessuno ha detto nulla». «Ci hanno mandato una email, capite? Non un messaggio, un tweet o un whatsapp ma una email per avvertirci che c’era un attentato in corso. L’unità di crisi del Parlamento europeo non ha funzionato. Io devo ringraziare la batteria del Viminale e la Farnesina – che è stata contattata da mia figlia a Roma – che, loro sì, ci hanno chiamato. Io ho parlato con un funzionario dell’unità di crisi del ministero degli Esteri che ha voluto sapere dove eravamo, quanti eravamo, quanti erano gli italiani e come stavamo».
Prosegue il racconto di quelle ore Alessandra Mussolini: «Nessuno dell’europarlamento ci ha contattato e di conseguenza nessuno si è preoccupato di venirci a prendere. Io ero insieme a Elisabetta Gardini, ho provato a mettermi in contatto con altri colleghi. Sono riuscita a parlare solo con Giovanni La Via (altro eurodeputato del gruppo Ppe), che mi ha raccomandato di non muovermi perché lì, a poca distanza da dov’era lui, c’era stato un morto». Rammenta con angoscia quei momenti: «Siamo stati abbandonati, io devo ringraziare i giornalisti che attraverso i continui aggiornamenti e le dirette ci hanno tenuto informati su quello che stava accadendo. Mi chiedo a cosa serva tutto il personale impiegato nella vigilanza e nella sicurezza, gli autisti, le navette e tutto il resto a cosa servono, se non in casi di emergenza come questo? Io chiedo che qualcuno ci risponda». «Alle 4 di notte abbiamo deciso -conclude – senza alcun supporto, di uscire dal ristorante insieme alle altre persone e tornare in albergo a piedi, anche se ormai al centro della zona rossa c’erano molti agenti in assetto di guerra che stavano perlustrando il quartiere. Ora stiamo andando all’aeroporto di Francoforte con le navette messe a disposizione dalla città di Strasburgo, abbiamo già superato la frontiera con la Germania e per strada – conclude – non abbiamo visto tanti posti di blocco».
Apprendo che il ” giovane ” italiano ( Europeista convinto ) é morto. L’Assemblea già riunita dal mattino si trincerata in aula e pur essendo certamente informata che il “terrorista” era sfuggito sl mattino alla catturaper quale motivo non ha ritenuto promulgare avviso alla popolazione dell’accadutccon invito a non uscire in strada …… deduzione locica di un ultraottantenne: … ucciso due volte… prima dall’ Sede EU …e dopo da un ” delinquente lasciato circolare liberamente. Sono invecchiato in un Mondo migliore e nonpotendo e volendo autonomamente togliermi la vita, mi spaventa il poco o tanto tempo che mi resta da vivere. Un plauso di vero cuore alla Signora Alessandra Mussolini. GfB
Alessandra queta è l’europa che la Merkel Macron e tutti gli altri Sinistrati hanno voluto , adesso presentano il conto da pagare alla povera gente. Fuori da questa Europa di M…… basta io sono Italiano e tale voglio essere riconosciuto in tutto il mondo e non Europeista.
Mi scusi Onorevole ma c’è chi ha perso la vita o chi la rischia come il nostro giornalista che non ha il privilegio di disporre di un esercito personale tra l’altro piuttosto disorganizzato e imbranato come il suo.E’ poi uscita dal ristorante insieme alle’ altre persone’ che evidentemente per Lei possono correre tutti i rischi possibili e immaginabili non appartenendo alla casta degli Eurodeputati.Le ricordo che tutti voi carissimi(ci costate davvero tanto,troppo) Onorevoli in perenne vacanza siete lì per e grazie a noi comuni mortali e per questo dovreste portarci un pochino più di rispetto occupandovi dei problemi che ci affliggono,delle nostre pensioni da fame,degli stipendi da mille euro, nulla a che vedere con con Chi ne guadagna 22.000.Per sconfiggere la noia è sufficiente dedicarsi anima e corpo alle vere criticità del nostro Continente ,non occorre vivere con la testa tra le nuvole perdendo il contatto con la realtà dimorando perennemente sui social,su WhatsApp,Twitter,Instagram e così di seguito.