Siria, Russia e Turchia pronte a gestire la transizione dopo il ritiro Usa

29 Dic 2018 17:23 - di Redazione

“Abbiamo avuto un meeting molto utile sulla Siria“. Insomma, Russia e Turchia “si comprendono” ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che ha espresso soddisfazione dopo i colloqui con l’omologo turco sulla crisi siriana. “Dopo gli accordi raggiunti dai nostri presidenti, abbiamo discusso gli ulteriori passi per implementare queste misure”, le parole di Lavrov, riportate dall’agenzia Tass. Tra le priorità indicate dal ministro, spiccano “la lotta al terrorismo, la soluzione delle questioni umanitarie e la creazione di condizioni per il ritorno dei rifugiati”. Nei colloqui, Lavrov era accompagnato dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e dal numero 1 dell’intelligence Sergei Naryshkin. A guidare la delegazione turca, il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu che alla fine dei colloqui ha sottolineato come la Turchia e la Russia condividano la stessa volontà di liberare la Siria da tutti i gruppi terroristici presenti nel Paese. “Continueremo a collaborare con la Russia e l’Iran sulla Siria e su questioni regionali”, ha detto Cavusoglu, aggiungendo che la Turchia e la Russia stanno difendendo l’integrità territoriale della Siria e la sua unità politica da qualsiasi sforzo di metterla a rischio. Russia, Iran e Turchia sono i tre Paesi garanti del processo di Astana. Al centro dei colloqui anche la gestione della crisi siriana dopo la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ritirare i soldati americani dalla Siria.

 

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