Rita Dalla Chiesa “stende” la Raggi: «È presuntuosa, noi viviamo tra topi e rifiuti»
«Roma rischia di diventare una discarica». Non fa piacere che un giornale straniero, il New York Times, sbatta in copertina l’allarme sulle condizioni degradate di Roma in un reportage con un titolo di questo genere. Il reportage possono del resto farlo i romani stessi, visto che ogni strada della Capitale da giorni, sul fronte immondizia, grida vendetta, rabbia. L’incapacità manifesta del sindaco Raggi e e della sua giunta – che aveva promesso interventi straordinari sotto le Festività natalizie – è nel mirino dell’articolo del Nyt, ma non solo. A postare immagini di Roma invasa dai rifiuti è stata anche la giornalista e conduttrice televisiva Rita Dalla Chiesa. Lo ha fatto su Facebook postando una serie di immagini di cassonetti del suo quartiere, Vigna Clara, con un chiaro messaggio rivolto alla prima cittadina: «Buon Natale al sindaco di Roma dagli abitanti di Vigna Clara. #natale2018 solidarietà ai lavoratori dell’Ama». Intervistata dal Giornale la popolare conduttrice ha aggiunto sarcastica: «Se vuole venire a prendere un caffè a casa mia io sono sempre disponibile – casa mia è aperta al Sindaco e a chiunque voglia venire a vedere con i propri occhi in che modo stiamo vivendo qui a Vigna Clara».
«Mi vergogno di far venire gente a casa»
Naturalmente Rita Dalla Chiesa specifica che in tutti i quartieri la situazione è grave, da quelli centrali a quelli più periferici, con la riduzione del personale dell’Ama proprio sotto le Feste. Per cui, purtroppo, bisogna convenire con il Nyt: Roma sta rischiando di diventare una discarica a cielo aperto. «Per far capire come è la situazione – continua la Dalla Chiesa- l’altro giorno stavo per uscire dal portone di casa e mi sono dovuta bloccare dentro, perché c’era un topo enorme che camminava davanti al giardinetto dove ci sono i cassonetti della spazzatura. Prima di uscire ho dovuto aspettare che se ne andasse. Io mi vergogno di far venire persone a casa mia…».
Rita Dalla Chiesa: «Va cambiato sindaco»
Di qui l’invettiva: «Non voglio dire che sia tutta colpa della Raggi. La sua colpa è quella di essere così presuntuosa, da pensare di poter essere lei a mettere a posto una città circondandosi di gente incapace che puntualmente viene sostituita. Di conseguenza, è lei incapace». La Raggi, dice, si balocca con Spelacchio invece di prevenire le emergenze. «Sta ferma in Campidoglio a pensare a Spelacchio o a dire che entro il 2020 avremo seicento vigili in più. I vigili già ci sono, con questo non voglio dire che non servono, anzi, ma poi vanno messi sulla strada e non chiusi in Campidoglio, oppure solo a fare multe. Io dico sempre ai miei amici che non vivono a Roma che ormai la nostra città sembra Beirut. Questo perché la gente è incazzata, esasperata».
La soluzione della Dalla Chiesa è da applausi a scena aperta: «Prima di tutto cambierei il Sindaco. Capisco i motivi per cui è stato votato, capisco la voglia di cambiare dei romani e la scelta di una persona giovane che si pensava in grado di dare soluzioni diverse, però ci sono giovani e giovani. Con la maggior parte dei grillini non puoi parlare, mi sembrano invasati come quelli delle sette. Se dici una cosa che è minimamente critica nei loro confronti ti viene rispedita indietro con violenza, ed è questa che mi spaventa, la loro aggressività».