Secondo la Santeria Social Club – che forse avrebbe fatto meglio a tacere – si tratta di un colossale equivoco: il messaggio della mostra “sarebbe stato frainteso ed equivocato nonostante fosse estraneo a qualsiasi condotta deprecabile e non abbia davvero nulla a che fare con i dubbi sollevati. Era una mostra di disegni stilizzati, vignette di come l’illustratore si immaginava la sessualità quando lui stesso era bambino, ma crediamo non vi siano le condizioni per farla”. Appunto, non solo non vi sono le condizioni, ma già quell’accostamento di parole, “porno” e “bambini” risulta talmente urticante che non si capisce come sia potuto venire in mente di farne oggetto di esibizione. Ora è un po’ tardi per le scuse: lo spazio della Santeria è infatti concesso dal Comune, che non ha fornito giustificazioni dinanzi alla bufera politica sollevata dalla mostra. Ora si dice che “porno per bambini” è il nome dell’artista (?) che ha voluto restare anonimo. Ora si precisa che ai minorenni sarebbe stato vietato l’ingresso alla mostra. Un po’ tardi per metterci una pezza.
Porno per bambini, annullata a Milano la mostra della vergogna
Una schifezza, non ci sono altre parole per definire l’evento in programma dal 13 dicembre alla Santeria Social club di Milano in viale Toscana dal titolo “Porno per bambini”. Disegnini tutt’altro che innocui, alcuni dissacranti come quello che riproduce l’Ultima Cena, e ancora sesso a tre e sesso con un cavallo. Ma tutto ciò come se fosse visto e disegnato da un bambino. Una perversione, insomma. Un evento, tra l’altro, molto poco affine alle atmosfere natalizie. Per fortuna il buon senso ha prevalso, e questo sottoprodotto di una pseudoarte non si sa a chi rivolta è stato annullato. Organizzatori e artista stesso hanno dovuto prendere atto della levata di scudi sui social e dell’indignazione che ha percorso tutti gli schieramenti, da Forza Nuova fino al Pd. Il deputato di FdI Carlo Fidanza ha diffuso un video contro l’evento, invitando il Comune di Milano a vigilare su ciò che si organizza nei locali dati in concessione.