Pamela Anderson di nuovo contro Salvini: «È un fascista che detesta il kebab»
Sembra quasi che Salvini sia l’ossessione di Pamela Anderson, il suo incubo, l’orco cattivo da cui scappare. Non si sa bene il perché (lei sostiene che il vicepremier gli ricorda l’altro mostro, cioè Donald Trump) ma continua imperterrita a mettere bocca sparando pallottole avvelenate. Gli è profondamente antipatico, Salvini. E lo fa sapere a mari e monti, utilizzando tutto il frasario buonista. Non capisce che così ottiene solo l’effetto opposto tanto da venire puntualmente beccata sul web, travolta da sfottò e insulti. Su Twitter si era già scagliata contro il leader leghista accusandolo di essere “fascista”, la parolina magica utile per ogni occasione e in ogni stagione. Ora invece accusa Salvini – in un’intervista al settimanale Rolling Stone – di non gradire il cibo etnico.
Le frasi di Pamela Anderson
nell’intervista a Rolling Stone
Alla domanda Che problema hai con Matteo Salvini?, Pamela Anderson risponde: «Non lo conosco personalmente. Ma appena ho sentito il suo slogan “Prima gli italiani” durante la campagna elettorale, ho sentito in lontananza l’eco di Trump e del suo America First, ed è come se avessi avvertito cosa stava per accadere. Tutto si basa sull’odio per l’altro. Prendi l’esempio del cibo. Siamo arrivati al punto che si demonizzano le ricette straniere in cucina, come dimostra la storia del vostro famoso chef Vittorio Castellani. Sono sicura che il signor Salvini sotto sotto apprezzi il cibo etnico, e allora, mi chiedo, perché sta creando una società che ha paura di tutto ciò che viene da fuori, persino di quello che si mangia?».
A questa signora ci vorrebbe un periodo di pane e cipolla.
Pamela, cosa faresti della tua squallida vita se non avevi Salvini su cui attaccarti per dire stron…e? Vai, vai continua a nuotare e cerca di non affogarti, non vorrei che tu dica che c’era Salvini che ti tirava sott’acqua.
Finalmente una mente eccelsa, capace di risolvere i problemi che attanagliano l’umanità intera, un faro luminoso nella notte del razzismo, una meteora scintillante che ci indica la via da seguire. . .A proposito, dove ha conseguita la laurea? Ah. era kompagna di banco della Fedeli, si spiuega tutto!
Che dire……in questi casi è necessaria una buona dose di pietà cristiana……povera!!
Anche a me il kebab fa schifo. A pensare che quel rotolo di carne di cui non si sa niente lasciato per giorni e giorni all’aria, troppo spesso inquinata, mi viene il volta stomaco.
Viva il cibo italiano,con i suoi innumerevoli ingredienti e i suoi sapori.
Viva tutti i prodotti italiani,i quali sono i migliori nel mondo.
Viva tutto ciò che è italiano.
La Anderson se ne faccia una ragione e la smetta di intrufolarsi nelle situazioni altrui per avere un pò di pubblicità.Anche se è ancora in forma il suo tempo è scaduto.
ormai data l’età non la considerano più , è costretta a dire stupidaggini per ricordare a tutti che esiste
Salvini o non Salvini a me il kebab, soprattutto per come viene confezionato per il cliente, fa letteralmente schifo.
Anche io lo detesto.
Che profondità e che originalità di pensiero! Si capisce subito che si tratta di una vera, autentica intellettuale di sinistra !
Ambedue le cose mi sembrano essere estremamente positive e far meritare una standing ovation a Salvini !!!