Manovra, ultimo sì. Meloni: non ci stiamo, è simile a quelle che faceva Renzi (video)
Via libera della Camera alla manovra 2019. Il provvedimento, approvato con 313 voti favorevoli e 70 voti contrari, termina così il suo iter parlamentare. Ora passa al Quirinale per la promulgazione cui seguirà la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
“Fratelli d’Italia – ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni – ha votato contro la manovra del governo perché ricalca drammaticamente le politiche portate avanti negli anni scorsi dalla sinistra e da Renzi. Aumentano le tasse, aumenta il debito, aumenta la spesa pubblica e FdI non ci sta. Gli italiani lo scorso 4 marzo hanno votato in massa per mandare a casa Renzi: ora non si meritano un’altra manovra scritta da Renzi”.
Continua la battaglia sul Global Compact
Respinto anche l’odg sul Global Compact con cui FdI chiedeva di non finanziare alcuna attività connessa alla sua sottoscrizione: “Lega e M5S bocciano l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia alla manovra che chiedeva al governo di non versare soldi al fondo per il Global Compact – ha detto Meloni- Incomprensibile il voto e incomprensibile il silenzio dei rappresentanti dell’esecutivo, che in aula non hanno chiarito se il governo stia già spendendo o meno soldi per questo fondo. Fratelli d’Italia continuerà la battaglia contro questo folle documento Onu finché dalla maggioranza e dal governo non arriverà un messaggio chiaro e definitivo No Global Compact”.
Il testo approvato è frutto di un compromesso a tre tra Lega, M5S e Bruxelles: in essa sono assenti i due provvedimenti principali annunciati dal governo, cioè il cosiddetto reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni. La manovra stanzia tuttavia i fondi per tali misure che saranno realizzate a gennaio con due distinti decreti.
Tutto giusto. Dovevano cercare di raggiungere i risultati promessi in campagna elettorale senza però aumentare il debito pubblico. Farsi belli a carico di coloro che oggi sono degli italiani bambini che non possono votare è stata una vigliaccata. Occorre che la legge elettorale venga cambiata: i genitori di minorenni devono poter votare anche per loro. Solo così può passare ai politici la voglia di continuare a fare debiti pur di prendere voti.
questo giornale ha perso la sua credibilità quando ha tagliato i commenti che scrivevano liberamente i lettori. Ora è quasi impossibile scrivere quello che si pensa, mi è capitato più di qualche volta che quanto avevo scritto “non potesse rimanere” per qualche OSCURO MOTIVO. D’ altra parte di commenti ora ne leggo 1 ogni 20 giorni, prima erano 10 per articolo. Vi state adeguando anche voi a chiudere la bocca a chi “potrebbe”, forse, criticare la vostra politica.
… peccato… sei diventata pdiarreana come il tuo amico berlusca… se affermi che questa è una manovra simile a quelle dei pdiarreotici… della quale è l’esatto opposto… ti sei proprio bevuta il cervello…