Koulibaly, il delirio di De Magistris: «Colpa di Salvini, in Italia c’è razzismo di Stato»
Quei “buu” al giocatore del Napoli Koulibaly sono stati una vergogna nel corso della partita contro l’Inter a San Siro. Lo stesso giocatore su Twitter subito dopo si è detto «orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo». Mentre nel post partita, anche l’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, ai microfoni di Sky Sport aveva stigmatizzato la vicenda: «Abbiamo chiesto per tre volte la sospensione della partita per gli ululati a Koulibaly. Sono stati fatti gli annunci dallo speaker, ma la partita è andata avanti. Ci sono stati ululati per tutta la partita e il giocatore non è stato lucidissimo – ha sottolineato il ct degli azzurri -. Al momento dell’espulsione era nervoso e il suo stato d’animo non era dei migliori. Solitamente è educato e professionale, ma lui tiene molto a queste cose. Vogliamo sapere quando una partita può essere interrotta. Altrimenti ci fermiamo noi la prossima volta, non importa se ci danno la partita persa».
Il tweet vergognoso di De Magistris
Approfitta della situazione il solito sindaco di Napoli De Magistris, che non solo si fionda sulla polemica, ma insulta l’intelligenza: «Poteva mai essere sospesa la partita Inter-Napoli in un Paese che vive sempre più di razzismo di Stato e che vede nel governo un ministro dell’Interno che dovrebbe garantire la sicurezza negli stadi ma che cantava qualche anno fa cori razzisti contro i napoletani?». Un tweet delirante, che si commenta da solo. Siamo al professionismo dell’antirazzismo. Qui non si tratta di razzismo, esiste lo sfottò che può essere sgradevole, greve, becero, irricevibile. Ma sfottò. «Razzismo di Stato» è espressone ridicola, che solo a chi è caccia di esposizione mediatica pitrebbe venire in mente. Del resto è ben noto il livore di De Magistris contro Salvini. Sembra la Boldrini. Solo poche ore prima aveva rispostio con disprezzo al ministro dell’interno per il post su pane e Nutella. Non gli è parso vero che il povero Koulibaly venisse insultato da tifosi cretini per poter pronunciare alle agenzie la sua patetica filippica.