Ecotassa, Salvini è contrario. Di Maio in imbarazzo. Retromarcia del governo

6 Dic 2018 14:13 - di Redazione

“Sono assolutamente contrario a ogni ipotesi di nuova tassa su un bene in Italia già ipertassato come l’auto“. Lo ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini intervenuto a Radio Anch’io. “Benissimo a bonus per chi vuole cambiare ma non credo – ha aggiunto – che ci sia qualcuno che ha un euro3 diesel per il gusto di avere una macchina vecchia. Ce l’ha perché non ha soldi per comprarsi una macchina nuova”. Anche il vicepremier Luigi Di Maio scende in campo per fare chiarezza e spiega che non ci sarà nessuna tassa per i veicoli in circolazione.

“Su auto ed emissioni si è fatta un po’ di confusione. Prima di tutto, non esiste nessuna nuova tassa per il parco veicoli già in circolazione. Chi ha un Euro 3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più”. Di Maio spiega poi via Facebook che la novità riguarda invece “una norma per aiutare chi decide di comprare un’auto ibrida, elettrica o a metano. Visto che i livelli di inquinamento, soprattutto al Nord, sono spaventosi, perché non premiare chi decide di comprare un’auto nuova meno inquinante, dando un incentivo fino a 6mila euro? Questa è l’idea della norma pensata dal governo, che disincentiva chi sceglie un’auto più inquinante”. Di Maio annuncia inoltre un tavolo con i costruttori e i consumatori per correggere al Senato la norma.

La nuova misura, che prevedeva un’imposta crescente – da 150 ai 3mila euro – sull’ immatricolazione di auto nuove con emissioni di Co2 superiori ai 110 grammi/km, è stata aspramente criticata da metalmeccanici e concessionari auto, con Fim Fiom, Uilm e Federauto schierati insieme contro l’iniziativa di governo e preoccupati dall’impatto che un meccanismo di bonus-malus così architettato potrà avere sull’economia del Paese e sull’occupazione di un settore già esposto agli alti e bassi della crescita.

“Siamo tutti favorevoli – ha commentato Mara Carfagna di Forza Italia – a una svolta del mercato automobilistico verso i motori elettrici e ibridi, meno inquinanti di quelli diesel e benzina. Ma le svolte -aggiunge- si realizzano con politiche industriali e incentivi intelligenti, non tassando di più dall’oggi al domani le automobili a diesel e a benzina. Quella che il governo spacciava per politica ecologica era solo un tentativo di fare cassa a spese delle famiglie più deboli e dell’intera filiera dell’automobile italiana”.

Commenti

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  • geppo 7 Dicembre 2018

    Notizia commentata in maniera tendenziosa….ovviamente “Contro” il Governo !

  • Giuseppe Tolu 6 Dicembre 2018

    Ci voleva pure Di Maio a far aumentare voti alla lega

  • teresiano 6 Dicembre 2018

    Buffoni e strozzini.
    Rivoluzione come in francia