«Devi morire»: i grillini violenti sul web contro Dall’Osso. E Fico cade dalle nuvole

7 Dic 2018 18:19 - di Ginevra Sorrentino

«Giuda», «venduto», «a casa», «vergogna», sono gli insulti più diffusi sul web. Poi, tra una minaccia di morte e l’altra, l’augurio di altre disgrazie invocate per punire il tradimento deciso, accusano i detrattori ionline, per «avidità» o «mancanza di spina dorsale»: ma l’ex esponente pentastellato, caduto in disgrazia e ingiuriato dalla base grillina sul web, per aver scelto di abbandonare il Movimento e di chiedere asilo tra le fila di Forza Italia, è già un uomo messo a dura dalla prova dalla vita: malato di Sla, infatti, Matteo Dall’Osso era entrato in parlamento tra i banchi dei Cinque Stelle soprattutto per perorare la causa dei disabili, ma dopo la bocciatura dei suoi emendamenti e il silenzio calato sulle sue iniziative promosse per la causa, si è sentito tradito, lui sì, e ha scelto di andarsene, anche se per farlo ha dovuto sbattere la porta.

L’addio di Dall’Osso, gli insulti sul web

«Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male», ha dichiarato oggi dalle colonne de il Giornale dall’Osso provando a spiegare il cambio di casacca: la fuga dal Movimento e l’approdo in Forza Italia. «Penso – ha spiegato l’ex deputato grillino – che Forza Italia per i valori di libertà e solidarietà che promuove – ricordo il lavoro a tutela delle donne svolto da Mara Carfagna – e l’attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani, possa garantire l’attenzione verso i disabili. Per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa». Ma il passaggio non è indolore: non per l’intransigente zoccolo duro movimentista che, a stretto giro dall’addio di Dall’Osso che peraltro ha lasciato spiazzati anche i colleghi parlamentari e i vertici grillini, insorge sul web con accuse, pesanti recriminazioni, insulti e minacce. Insomma, i Cinque Stelle – elettori o eletti che siano – non intendono fare sconti all’esule in fuga anche dal loro integralismo e così, dopo aver adombrato la possibilità del pagamento di una penale da 100mila euro, – prima annunciata, poi smentita, poi tornata nuovamente in ballo – fonti del direttivo M5S provano a prendere le distanze dalla brutalità dell’affronto digitale riservato a Dall’Osso. Tanto che, intervenuto sulla questione, lo stesso Di Maio ha dichiarato: «Prima di tutto voglio capire cosa è successo, poi ribadiamo e chiariamo tutto il resto». Il resto riguarderebbe l’imperativo «a versare anche i soldi per le restituzioni», imperativo che arriva all’Adnkronos direttamente dai piani alti del Movimento 5 Stelle. Tanto che, sempre l’agenzia stampa, fa sapere contestualmente che, solo nelle settimane scorse, lo stesso deputato avrebbe chiesto una deroga per versare i soldi più avanti e poter sostenere le cure, essendo affetto da Sla»…

E tra chi insulta e chi minaccia, Fico cade dalle nuvole…

E così, mentre sul web dilagano insulti e improperi all’indirizzo di Matteo Dall’Osso, dal palazzo la senatrice M5S “ribelle”, Elena Fattori, fa sapere di essere triste per l’addio del deputato. «Sospendo il giudizio ma sono triste. Sono triste perché Matteo è una persona speciale – scrive la senatrice su Facebook –. Sono triste perché lo abbiamo lasciato indietro. Sono triste perché lasciamo indietro tante persone deboli. Sono triste perché nessuno doveva rimanere indietro». E il presidente della Camera, Roberto Fico? Cade dalle nuvole e liquida la questione con un laconico: «Non so cosa sia successo, è stata una sorpresa». Poi, in un momento di resipiscenza, aggiunge: «Ieri ho ricevuto come presidente della Camera la lettera di Matteo Dall’Osso e non so cosa sia successo, non ho ancora parlato con Matteo» Ma a chi gli chiede se Dall’Osso sarà multato dal Movimento, Fico risponde enigmatico: «Non mi sembra che sia l’ordine del giorno nelle discussioni fatte»…

 

 

 

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  • testo 8 Dicembre 2018

    Lo stesso spirito di quando i comunisti Cinesi mangiavano i bambini.