Corinaldo, un episodio identico a Senigallia nel 2017. Venduti 600 biglietti in più (video)
Sfoga sui Social il dolore sordo e straziante dei genitori e l’incredulità attonita dei testimoni che hanno assistito alla tragedia della discoteca la Lanterna Azzurra di Corinaldo dove, poco prima del concerto del rapper milanese Sfera Ebbasta, qualcuno ha lanciato dello spray urticante, forse al peperoncino, provocando il panico e una fuga di massa sconclusionata che ha travolto e ucciso sei persone.
Gli inquirenti stanno valutando un eventuale collegamento con un episodio analogo accaduto a Senigallia, a pochissimi chilometri da Corinaldo, nel gennaio 2017, dove suonava, peraltro, lo stesso trapper.
La discoteca era il Mamamia: era da poco trascorsa la mezzanotte quando qualcuno spruzzò spray urticante tra la folla. Il personale riuscì ad aprire immediatamente le porte di emergenza ma tre giovani rimasero comunque intossicati.
“Mio figlio e i suoi amici sono stati fortunati perché la corriera che avevano preso per andare al concerto ha fatto tardi ed è arrivata poco prima che il fatto succedesse e quindi non hanno fatto neanche in tempo ad entrare. Un ragazzo, che a suo dire sarebbe stato già individuato, nel corso di un principio di rissa ha spruzzato uno spray urticante“, racconta un padre, Maurizio, intervenuto stanotte, senza specificare il cognome, nella trasmissione di Rai Radio2 ‘I Lunatici’, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, riferendo così le parole del figlio, che per caso ha evitato di essere coinvolto nel dramma di questa notte alla discoteca di Corinaldo Lanterna Azzurra, in provincia di Ancona, dove, travolti dalla calca, sono morti sei minorenni e una mamma che aveva accompagnato la figlia al concerto del rapper milanese Sfera Ebbasta.
“Stavo per entrare alla Lanterna Azzurra, quando hanno iniziato a evacuare tutta la gente… Era il panico, gente che piangeva sangue, gente a terra che non respirava…”, spiega una ragazza che racconta l’atmosfera di ieri notte davanti alla discoteca di Corinaldo teatro della tragedia causata, sembra, dalla fuga precipitosa di un migliaio di ragazzini dopo che qualcuno, non ancora identificato, ha spruzzato spray urticante fra la folla provocando il panico e la reazione del fuggi fuggi generale sfogato su un ponticello che non ha retto il peso delle persone assiepate ed è crollato rovinosamente travolgendo e uccidendo tre ragazzine, due ragazzi coetanei e una mamma di 39 anni.
“Un coglione ha iniziato a spruzzare lo spray al peperoncino“, riferisce la ragazza, raccontando della scena in un locale dove l’età media, spiega, è “di 14, 15 o 16 anni”. “Siamo andati via perché la situazione era veramente drammatica”, ha detto ancora con la voce evidentemente ancora sconvolta.
“Ore 00:56, Lanterna Azzurra Corinaldo, un gran coglione lancia una bomboletta di spray al peperoncino in mezzo alla sala con più di 1500/2000 persone tra cui io con mia figlia di 10”, scrive in un post Raffaele Lerino, uno dei genitori presenti all tragedia accaduta prima del concerto del trapper Sfera Ebbasta.
Un post carico di rabbia e di paura, vergato di getto intorno alle 3 del mattino quando i morti sono già sei, cinque minorenni e una mamma, e decine i feriti.
“Scene da panico – scrive Raffaele, postando alcune immagini riprese all’interno del locale dove si vedono alcuni ragazzi correre – si aspettava Sfera Ebbasta (ingresso alle 22:00, inizio alle 23:00 all’1:00 non c’era ancora nessuno), ragazzi che scappano e si calpestano tra di loro, qualcun altro sviene perché allergico o preso dal panico o ubriaco fracido. In 20 secondi la pista era vuota. Io non lo so – sbotta – ma dove cazzo andiamo”.
E poi, ancora, in risposta a chi chiedeva notizie: “Stanotte non ci credevi quando alle 2:00 Marco ti voleva spiegare che era un macello, scene da panico e sai che io non mi impressiono facilmente, ma stanotte è stata brutta. Fortunati noi ma piango i poveri ragazzi e quella madre che come me voleva solo far felice la figlia“.
Tra i commentatori anche un altro papà, Vincenzo Fiore, “appena rientrato con mio figlio”. “Purtroppo scena molto critica”, racconta Vincenzo, che vorrebbe “scrivere di più ma so cosa significa avere ancora figli per strada”. “Grazie a Dio – aggiunge poi sulla sua pagina Facebook, linkando un articolo alla notizia con l’emoji della preghiera -, mio figlio appena rientrato, non ho parole per quanto accaduto mi associo al dolore dei genitori”.
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo sulla tragedia di Corinaldo mettendo anche sotto sequestro il locale di Corinaldo.
Quel che è certo, per ora, è che gli organizzatori avevano venduto 1.400 biglietti, presumibilmente tutti numerati, ma la capienza della discoteca era solo di 800 posti, così come aveva ipotizzato Matteo Salvini. I blocchetti con le matrici dei tagliandi sono stati sequestrati dagli inquirenti che indagano sull’accaduto. E questo particolare è certamente una concausa della tragedia. Quanto alle cause delle scene di panico che hanno originato la ressa all’interno del locale, molti giovani che assistevano al concerto sono stati sentiti dagli inquirenti. “Sono molto scossi ed è difficile per loro mantenere la lucidità dopo quanto è successo. Stiamo cercando di acquisire altri elementi su chi possa aver utilizzato lo spray urticante”. La misura della tragedia la dà il questore, in lacrime: ho il cuore spezzato – dice – a Corinaldo è accaduta una tragedia immane”
Il Comune di Corinaldo, intanto, ha istituito un numero di emergenza – 368 747 16 97 – per qualsiasi tipo di richiesta e informazione relativo alla tragedia. Chiunque abbia necessità di informazioni o di comunicazioni specifiche può chiamare il numero 368 747 16 97.