Choc all’ospedale di Caserta, 85enne legata al letto: i familiari la trovano immersa nell’urina

9 Dic 2018 13:02 - di Federica Argento

Un caso agghiacciante all’ospedale di Caserta protagonista una paziente 85enne trattata in modo disumano: legata al letto d’ospedale con le fasce e impregnata di urine. Possibile arrivare a questo grado zero di umanità e di attenzione? I fatti sono stati resi noti – come leggiamo sui siti locali- dal consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, sollecitato dalla denuncia del figlio della donna ai carabinieri della stazione di Caserta. Il racconto è atroce: “Ci hanno impedito di assistere nostra madre, ricoverata all’ospedale civile di Caserta in seguito a una caduta accidentale, con una emorragia sub durale e un ematoma in attesa di essere operata. Abbiamo provato più volte a spiegare – prosegue il figlio – che nelle sue condizioni doveva esserci almeno un familiare vicino durante la notte. Gli infermieri ci hanno costretto ad abbandonare la stanza comunicando che avrebbero provveduto loro a contenere lo stato di evidente agitazione ricorrendo al sistema delle fasce di contenzione, in pratica legandola al letto. Alla nostra ferma opposizione hanno risposto che in questi casi è una pratica adottata in quell’ospedale. Il risultato è che l’abbiamo ritrovata il giorno seguente con le gambe pericolosamente incastrata nelle sbarre del letto e totalmente impregnata di urine miste a sangue”. C’è poco da commentare. Sono intervenuti i carabinieri nel reparto per accertare quanto segnalato.

Al termine del sopralluogo è stato concesso ai familiari dell’anziana paziente di potersene occupare personalmente. Dvrà essere chiarito come sia possibile far degenerare a quel modo la degenza di una persona malata e se sia lecito in quelle condizioni legare una paziente al letto; se sia possibile negare l’assistenza personale di un familiare a una paziente in quelle condizioni – se le strutture non sono in grado di ottemperare loro stesse a principi minimi di assistenza.

Solo in  seguito all’intervento dei Carabinieri è stato consentito ai parenti della donna ricoverata di poter rimanere vicino a lei. Una circostanza sospetta che ha reso necessaria una indagine interna all’Azienda ospedaliera su una vicenda che ha troppi elementi di gravità, indegna di un paese civile.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Lavinia 10 Dicembre 2018

    Vergognatevi Voi De Luca e tutti i parassiti che negano Spudoratamente collusione Camorra/Stato!…Rappresentate la melma dell’Italia…La Civiltà si evince da strutture sanitarie Sicure- Scuole – E dal rispetto delle regole e istituzioni! Coloro che difendono la malavita,meritano conseguenze adeguate…