Tiburtina come il Bronx, spinta a terra e rapinata da un immigrato. I residenti: siamo circondati
In tutta l’area limitrofa alla Stazione Tiburtina c’è paura: la tensione quotidiana con cui si vive nella zona, presidiata da insediamenti di immigrati e clandestini, la fa ormai da padrona dopo aver trasformato il quartiere che ruota intorno lo scalo ferroviario in un Bronx a cielo aperto, ennesimo porto franco di sbandati, emarginati e criminali. Oggi poi, dopo l’ennesima aggressione subita da un donna – riportata, tra gli altri, dal Messaggero online – allo choc si aggiungono indignazione e rabbia, sentimenti arrivati al colmo della sopportazione da far arrivare i residenti, stanchi e impauriti, a denunciare: «siamo presidiati»…
Stazione Tiburtina, violenta rapina per pochi euro
E presidiati, in quella zona, lo sono davvero: nugoli di extracomunitari occupano angoli delle strade e marciapiedi; slarghi e panchine pubbliche. Deve essere stato da uno di questi anfratti più o meno riparati che un uomo, uno straniero , è sbucato all’improvviso cogliendo di sorpresa l’ennesima vittima casuale dell’ultima aggressione violenta. Il rapinatore ha colto la donna alle spalle, l’ha strattonata e spinta a terra, quindi, una volta messa in difficoltà, l’ha scippata scappando poi con un magro bottino: tanta violenza per qualche spiccio insomma…
Paura tra i residenti: «Siamo presidiati»
«La rapina – spiega il quotidiano capitolino – è accaduta su un tratto di via Arduino, poco distante da un magazzino di gomme, e alcuni passanti hanno soccorso la donna impaurita e tremante. Sul posto sono accorsi una volante della polizia e il personale di un’ambulanza. Fortunatamente la vittima, anche se ha sbattuto sull’asfalto, se l’è cavata con qualche escoriazione». E tanta paura: già, ancora tanta paura… DNon per niente in quel popoloso quartiere, come scrive sempre il Messagero, «c‘è preoccupazione per questa escalation di rapine e aggressioni. Intorno alla Stazione, nelle vie limitrofe, nei sottopassi, bivaccano notte e giorno extracomunitari, non solo ospiti del centro ex Baobab. La donna rapinata ha sporto denuncia al commissariato di zona: qui le sono state mostrate una serie di foto di pregiudicati di colore, già arrestati dalle forze dell’ordine». Ma la vittima della rapina sembra non abbia riconosciuto l’aggressore.
Sono pensionato e “credevo” di essere nativo di modena . Sono costretto a piedi o in autobus
perche’ il mio euro 3 non puo’ circolare quindi circondato solo da esseri che girano e parlano
in tante lingue diverse sconosciute . Mi sembra di assere all’estero ma non so’ in quale nazione .
Dicono che gli stranieri sono il 15% ma e’ una balla . . . in emilia sono molti di piu’ .
Sono a disagio e sto’ pensando di emigrare in un posto meno “affollato” e piu’ somigliante
all’ ITALIA di 40-50 anni fa per viverci e morirci serenamente . Questa e’ una resa e mi fa’ male
ma il tempo che spero di avere e’ poco e qua’ se ne fregano dei modenesi e continuano
con le loro politiche disfattiste . Spero solo che tutti quelli che hanno causato tali malessere
e disastro tornino da dove sono venuti cioe’ l’inferno : ottavo cerchio nona bolgia .
questi galantuomini andrebbero portati a casa di fiano e della boldrini. E qualcuno anche in vaticano…
Degrado continuo, paese trasformato in una fogna da immigrazione incontrollata.
Pulizia e tolleranza zero.
Siamo in guerra e come in tutte le guerre abbiamo bisogno di essere difesi in casa nostra. Ci vuole l’esercito a presidiare tutte le zone a rischio in Italia.