Termovalorizzatori, è scontro. Salvini: “Servono”. Di Maio: “Non c’entrano una ceppa”

15 Nov 2018 19:18 - di Redazione

“Tra qualche mese in Campania si rischia un’emergenza sanitaria e sociale a livello mondiale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a Napoli per un Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, affrontando la questione della Terra dei fuochi. “Non so cosa abbiano fatto gli amministratori locali e regionali negli ultimi decenni – ha aggiunto Salvini – ma dal 2008 la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata. Non c’è programmazione, c’è incapacità e dico incapacità perché voglio essere ottimista. Se si volesse pensar male si potrebbe supporre che non si è fatto niente come termovalorizzatori e sistema di smaltimento perché qualcuno ha interesse che non si faccia niente”. Salvini ha ribadito che “c’è sui rifiuti un giro di milioni di euro a cui gli amministratori regionali e locali non hanno evidentemente saputo dare risposte”. Salvini ha concluso spiegando che chiederà “il commissariamento di tutti gli Ato e serve il coraggio di dire che il termovalorizzatore serve”. Anzi, per Salvini ne serve uno in ogni provincia e se gli enti locali diranno no si attiverà il governo.

Una presa di posizione che non è piaciuta all’altro vicepremier Luigi Di Maio, che ha replicato duramente: “Quando si viene in Campania e si parla di terra dei fuochi si dovrebbero tener presenti la storia e le difficoltà di questo popolo. La terra dei fuochi è un disastro legato ai rifiuti industriali (provenienti da tutta Italia) non a quelli domestici. Quindi gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di governo”. Quindi Di Maio ha indicato la strategia che a suo avviso dovrebbe essere adottata: “Lotta alla contraffazione, contrasto alle organizzazioni criminali, video-sorveglianza del territorio, bonifiche ed economia circolare. Tutte cose – ha detto – che sono nel contratto e che stiamo affrontando con il Ministero dell’Ambiente di questo governo”.

Commenti

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  • Luciano Vignati 16 Novembre 2018

    Di Maio non si smentisce mai è il classico meridionale un po cafone e un po sbruffone e disinformato. Se si dovesse informare meglio, vedrebbe le tonnellate di rifiuti che molti anni fa la regione Campania mandava nei termo valorizzatori della Germania e dell’Austria e successivamente nei termo valorizzatori delle regioni del Nord (Toscana, Lombardia e Veneto) specialmente in Lombardia, tanto da mettere in crisi anche loro. Pertanto caro Di Maio, la “CIPPA” centra e come.

    • Tommaso Barleri 18 Novembre 2018

      Per risolvere il problema inceneritori Si – NO – bisogna presentare un REFERENDUM iniziativa popolare.

  • carla 16 Novembre 2018

    Non capisco Di Maio..certo ci vorrebbero. Specialmente a Napoli e prov. Non basta quello che dice..indifferenziata ecc. Anche a Roma non siamo messi meglio!