Rampelli: «Non farò selfie con le ruspe. Le demolizioni le fa lo Stato, non i politici di turno»

26 Nov 2018 15:24 - di Redazione
«Io non farò selfie con le ruspe di fondo». Lo assicura indispettito Fabio Rampelli in un lungo post su Facebook in cui ironizza sulla corsa alla foto con il souvenir delle demolizioni dei vari politici di turno. «Le demolizioni le fa lo Stato, non i politici del momento che cercano di cavalcare l’onda. Mi piace ricordarlo mentre troppi si affrettano a scattarsi foto tra le macerie», scrive il vicepresidente della Camera, deputato di Fratelli d’Italia, «la Raggi sgomitò per stare in prima fila, Salvini non si è fatto certo fregare, Zingaretti mette addirittura i cartelli della Regione Lazio sui villoni dei Casamonica. Tutti lì a farsi propaganda e ad attribuirsi meriti». A Rampelli questa gara non mi piace questa gara, «anche perché – scrive – l’abbattimento delle lussuose case abusive è comunque il sintomo di un fallimento. Quelle ville non dovevano essere costruite e i Casamonica non avrebbero dovuto possedere così tanti soldi da trasformare i bagni delle proprie case in gioiellerie. C’è poco da festeggiare… lo Stato, che si è lasciato irretire per decenni, si riprende il suo ruolo. Lo Stato, non i singoli politici». Io la vedo così – conclude – sarebbe stato più giusto e sobrio commentare a distanza, non trasformare una demolizione in un set cinematografico. La frecciata è rivolta al sindaco di Roma, al governatore del Lazio e, ultimo ma non ultimo, all’onnipresente vicepremier leghista salito sulla ruspa dell’esercito che poi ha cominciato ad abbattere la villa abusiva dei Casamonica alla Romanina.

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