Patto federativo tra Meloni e Storace: «La destra è una e noi la stiamo riunendo» (video)
Sala piena, a Roma, per la presentazione del «patto federativo» tra La Destra di Francesco Storace e FdI. Una platea arrivata già decine di minuti prima dell’inizio ufficiale dell’incontro, a testimonianza dell’interesse che esiste intorno al progetto di dare vita a un soggetto politico che possa riunire tutte le anime della destra. I saluti, le strette di mano, talvolta gli abbracci parlavano di un pubblico fatto di persone che si ritrovano in un consesso riconosciuto come comune. E d’altra parte questo, come è stato spiegato, è il senso dell’operazione, che guarda alle elezioni europee, ma ha l’orizzonte più ampio della «costituzione di un grande movimento sovranista e conservatore», autenticamente di destra e che della destra – come è stato spiegato da Giorgia Meloni – possa portare avanti con ancora più forza quei valori e quelle battaglie fin qui portati avanti da FdI.
«Questo patto ha bisogno solo della parola “lealtà”», ha spiegato Storace, ricordando che dopo lo scioglimento della Destra ha avuto la «delega» a utilizzare il nome e il simbolo del partito «esclusivamente per un cammino comune con Fratelli d’Italia». «Sono molto orgoglioso di questo passaggio a lungo atteso, sotto la saggia guida di Giorgia, in vista dell’obiettivo rappresentato da un grande movimento sovranista e conservatore», ha aggiunto. Non è stato un percorso breve, né semplice, come è stato ricordato al convegno di piazza Capranica. E, anzi, a volerne rintracciare il primo tentativo bisogna tornare indietro di cinque anni, a una cena a casa di Giuliana de’ Medici, non a caso al tavolo dei relatori e insignita del ruolo di «madrina» del patto. «È una giornata molto importante», ha detto de’ Medici, ricordando l’impegno sempre profuso dalla Fondazione Almirante «per riunire le anime della destra». «La giornata di oggi è importante perché la base, non il vertice dei partiti, si aspetta che i percorsi si riuniscano», ha detto la figlia dello storico leader della destra italiana, riscuotendo l’applauso della sala.
Storace ha voluto elencare alcune delle regioni rappresentate in sala: Piemonte, Abruzzo, Umbria, Puglia. Militanti e dirigenti di diverse generazioni politiche insieme per il nuovo progetto: da Luca Romagnoli a Fabio Sabbatani Schiuma, dal sovranista figlio di immigrati Paolo Diop, che ha seguito Storace nella scelta di FdI, alla folta pattuglia di parlamentari di FdI, da Ignazio La Russa a Francesco Lollobrigida; da Giovanni Donzelli, che ha avuto il ruolo di introdurre i lavori, a Fabio Rampelli; da Patrizio La Pietra a Luca Ciriani. E poi i giovani, rappresentati da Fabio Roscani, il presidente nazionale di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di FdI.
«Vi ringrazio di essere qui così numerosi», ha detto Meloni, ricordando che «chi viene dalla nostra storia è abituato a emozionarsi per la politica», ma chiarendo che il patto federativo è prima di tutto la realizzazione di un lucido disegno politico. «Sono emozionata perché stiamo riannodando i fili di un percorso, che è quello che FdI voleva fare fin dalla sua nascita». «Oggi annunciamo questo patto con la Destra di Storace, a indicare che in Italia la destra è una», ha proseguito Meloni, parlando di un percorso di «crescita di FdI nel dialogo con personalità, movimenti, società civile». «Ad Atreju abbiamo lanciato un appello per costituire un grande movimento sovranista e conservatore», ha ricordato la leader di FdI, spiegando di considerare «una vittoria personale» il fatto che la destra alle Camere sia rappresentata dai 50 parlamentari eletti con il suo partito, ma chiarendo di considerarlo «non sufficiente». «Dobbiamo dialogare con tutte le anime della destra, chiedere a tutte le persone che ne condividono i valori di darci una mano per rendere sempre più forte questo percorso», ha detto ancora Meloni, sottolineando che il primo obiettivo è «fare un bel risultato alle europee con questo soggetto conservatore e sovranista, per poi allearlo con la Lega, in modo da liberarla anche dall’alleanza innaturale con il M5S». Insomma, l’obiettivo è riportare la destra, quella autentica, alla guida del Paese. «Il patto federativo stretto oggi tra FdI e La Destra di Storace è un ulteriore passo in avanti per il rafforzamento della destra italiana», ha commentato poi il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida, sottolineando che «la destra nazionale è una e la stiamo ricostruendo noi».
Da sempre sono convinto che solo UNITI (e parlo di tutta la DESTRA) si possa contare e forse anche Governare ! I tempi sono maturi ! Questo è il primo passo verso la META
A Meloni e a Storace : fate sì che la luce ritorni ad illuminare questo meraviglioso paese e ad infondere linfa vitale permanente finalmente libero da truffatori , delinquenti e assassini che dal 1943 ad oggi hanno ridotto nella melma questa Italia che uno dei miei familiari,emigrato da giovanissimo negli Stati Uniti d’ America, ebbe a definire “Italia, giardino del mondo” !
Pretendiamo Battisti ora, se no quello scappa!
ERA ORA CHE LA DESTRA SANA SI UNISCA , STORACE E” UN BALUARDO DELLA DESTRA , CARA MELONI NON STANCARTI MAI , IO LO FATTO PER 60 ANNI , IL MIO NOME E” CONOSCIUTO PURE IN SIBERIA?
Sono pienamente favorevole a questo patto, per poter unire il popolo di Dx in un unico partito politico.
che bello! finalmente! l’On. Meloni insieme ad Alemanno e Storace di nuovo insieme.
E’ ora di far prevalere le nostre radici, la nostra Tradizione ed i nostri Valori,
non si perda altro tempo, l’Italia ha bisogno di Patrioti.
cari Amici , sono felice di questa riunificazione , che tutto il POPOLO di DESTRA aspettava , ORA AVANTI TUTTI INSIEME PER RIFARE GRANDE LA NOSTRA ITALIA
Ce ne avete messo di tempo. Speriamo che risentimenti e ripicche personali non mandino tutto all’aria per l’ennesima volta.
Era ora! Ridicolo avere tante destre.
Cara Meloni, ci siamo anche noi dall’estero che tifiamo per una grande destra. Auguri.