Nuovo orrore. Ad Ancona stuprata 15 volte da uno spacciatore nigeriano (video)
Dopo l’orrore di Desirée Mariottini stuprata e uccisa a Roma, emerge un altro caso di violenza sessuale. Una ragazza di 22 anni con problemi di droga è stata stuprata da un immigrato, suo pusher e aguzzino. Un nigeriano di 37 anni è stato fermato dalla polizia di Ancona con le accuse di violenza sessuale aggravata e continuata nonché cessione aggravata di sostanze stupefacenti. I fatti sono venuti alla luce lo scorso 6 novembre quando, durante una perquisizione in un appartamento del capoluogo marchigiano occupato da cittadini nigeriani, i poliziotti hanno trovato la ragazza in compagnia del fermato.
Dalle dichiarazioni rese dalla giovane agli agenti è emerso che la 22enne, al fine di procurarsi la droga, subiva da mesi violenze sessuali da parte dell’uomo. La ragazza ha parlato di 10-15 episodi di abusi. Il nigeriano è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni per aver aizzato un pittbull contro un poliziotto durante la perquisizione, ferendolo ad una mano. I gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, suffragati anche dai riscontri delle analisi tossicologiche sulla 22enne, hanno portato al fermo del nigeriano.
#squadramobile Ancona arresta un uomo durante una perquisizione per detenzione di stupefacenti
In sua compagnia una 22enne che ha dichiarato di aver subito violenze per mesi per procurarsi la droga L’uomo ha aizzato il suo cane contro un poliziotto che è rimasto ferito a una mano pic.twitter.com/87W231uNXv— Polizia di Stato (@poliziadistato) 10 novembre 2018
infilerei il pene di questo nigeriano nell’acido!
Ci sarà pure qualche parlamentare di sinistra volenteroso di rieducare questa persona pronto a ospitarlo e condividere con lui abitazione e vita per riportarlo sulla retta via .Sicuramente i primi volontari saranno quelli del LEU, se il giudice in alternativa non decide di rilasciarlo. In Nigeria ditte italiane fanno affari
“Grazie” sinistre e giudici buonisti!
Ringrazio solo l forze dell’ordine per il loro rischioso lavoro spesso vanificato dal solito giudice buonista.
A morte questa bestia africana!