Incredibile Saviano, riesce a parlare di sé anche in un video per un bimbo malato (VIDEO)
Incredibile Saviano, in veste di tuttologo intervistato sul tema della diversità e sulla sindrome di Asperger, riesce a parlare soprattutto di sé, o meglio, riferendosi soprattutto a sé stesso. E così, in piena tormenta di neve newyorkese, la star del piccolo schermo considerato tuttologo da conduttori e dirigenti tv – Fabio Fazio in testa a tutti – trova tempo e modo di collegarsi con lo studio di Vieni da me, talk pomeridiano condotto da Caterina Balivo che, nella puntata in onda ieri ha avuto per ospiti l’attrice Sabrina Paravicini, la quale, nel corso dell’intervista a lei riservata ha presentato un documentario incentrato sul complesso tema della diversità. Nella fattispecie l’attrice e autrice del docufilm, intitolato Be Kind, spiegando genesi e perché del suo lavoro, ha raccontato a cuore aperto la sua personale esperienza di mamma di un bimbo affetto dalla sindrome di Apserger, diagnosticata al piccolo due anni fa. Lui si chiama Nino, e dall’altro capo dell’oceano, lo scrittore di Gomorra si rivolge a lui in un videomessaggio riuscendo, incredibilmente, a parlare di se stesso pure quando interpellato su situazioni che lo riguardano solo da lontano.
Saviano e il discusso messaggio al piccolo Nino
Non per niente c’è chi – come in un servizio sul Libero quotidiano – arriva a definire il video-messaggio di Saviano «delirante, egocentrico, in cui alla fine, come al solito, finisce per parlare di se stesso». Del resto è quello che Roberto Saviano ha inviato al piccolo Nino, protagonista tra le righe di Be Kind, il docu-film girato dalla mamma regista Sabrina Paravicini che, portando davanti la telecamera il problema della malattia del figlio, rilegge il tema della diversità attraverso le interviste a vip e gente comune realizzate a riguardo. E nonostante siano tanti e diversi gli interlocutori chiamati a pronunciarsi nel documentario sul difficile argomento, analizzato nelle sue componenti e differenti sfaccettature – fisiche, emotive o comportamentali che siano – solo lo scrittore napoletano riesce a dirsi nel suo videomessaggio, «felice di essere stato parte di questo tuo film, felice di aver ascoltato la tua grazia, di aver ricevuto il tuo sguardo sulle cose. Ti auguro di poter arrivare a stancarti la sera tardi per le mani che hai stretto delle persone che hai ascoltato e augurarti anche un’altra cosa: che arrivino ad invidiarti perché quando arrivi a quello significa che hai superato i loro confini. L’invidia non è altro che una stima immensa di chi ha sbagliato strada». Ma stavolta, decisamente, chi ha sbagliato strada ed è uscito fuori tema – e fuori contesto – è proprio l’autore del messaggio, e non certo il suo piccolo destinatario…
Un pallone gonfiato ,ecco cos’è quest’uomo,a molti infastidisce quello che dice e scrive e i media continuano a parlare sempre di lui…rispediamolo nell’oblio, è li che merita di stare.
Saviano: arroganza e atrofia cerebrale personificate…!
sei una persona davveo sporca
tu non hai bisogno di essere rispedita sei già immersa nel pudridume delle tue idee fascio-leghiste
Ha un ego talmente smisurato che mi auguro prima o poi ma spero prima ne venga definitivamente schiacciato e smetta di rompere le palle alla nostra nazione
SECONDO LOMBROSO IL SUDDETTO POTREBBE ESSERE CONSIDERATO UN MAFIOSO. MI FA SCHIFO
Lisetta fai davvero rabbrividire come l’orrido FAUSTO schifosamente fascista, una genia maledetta che riemerge dalle fogne. Se non si è spazzatura e non si condividono certe idee si argomento non si trascrivono porcate che il boia nazionale sta distribuendo ai suoi servi per elargirle a piene mani ai servi striscianti come voi. Sapere che in questa penisola vegeta tanta spazzatura davvero fa inorridire . Se siete contenti di essere delle nullità continuate così, immergetevi nelle porcate che raccontano gli infami che stanno portando il paese nella spazzatura e pieno di odio anche per se stessi..
Certo che in Italia siamo tosti, facciamo di tutto per salvare un ben confermato assassino, ma non riusciamo a chiudere la bocca a sto saviano del menga.