Gianni Bella e Mogol reinterpretano “La Capinera” di Verga: pronto il tour in tutti i teatri del mondo

8 Nov 2018 14:16 - di Aldo Garcon

La capinera, melodramma di Giovanni Verga tratto dal romanzo epistolare Storia di una capinera andrà in scena dal 9 al 18 dicembre al Teatro Bellini di Catania con musiche di Gianni Bella, liriche di Mogol, orchestrazione di Geoff Westley, libretto di Giuseppe Fulcheri, regia, scene e costumi di Dante Ferretti.

«Quando Gianni mi propose di scrivere le liriche delle romanze – Mogol spiega – gli chiesi se avesse mai acquisito una cultura operistica. Mi rispose di no e io logicamente non accettai. Ma il genio va al di là del pensiero logico e quindi ascoltando la sua musica, qualche mese dopo decisi di scrivere le liriche. Perché Gianni Bella è il genio di questa compagine. Accettai solo quando tornò molto tempo dopo, portandomi ad ascoltare una registrazione dell’Ouverture e di altri brani, ne rimasi affascinato e intuii che poteva essere un capolavoro, che è stata poi l’opinione di tutti quelli che l’hanno sentita dopo, a cominciare da Gustav Kuhn che voleva programmarla nel 2017 al suo Festival di Erl». Chiara Bella parla per il padre Gianni, che qualche anno fa ha avuto un ictus ed è rimasto paralizzato. La figlia racconta che il padre coinvolto anche dalla sicilianità dell’argomento, capì subito che dentro di lui stava per nascere qualcosa di davvero nuovo, che sarebbe andato oltre il pop cui era solitamente legato, e più andava avanti e più se ne convinceva. I cantanti interpreti sono Cristina Baggio in alternanza con Giulia De Blasio (Maria), Andrea Giovannini e Alessandro Fantoni (Nino), Francesco Verna e Salvatore Giglioli (padre di Maria), Carlo Malinverno e Giuseppe De Luva (Il colera), Maria Fortunato (Matrigna), Sabrina Messina (Giuditta), Lorena Scarlata (badessa) e Alfonso Ciulla (prete). L’opera, è stata presentata a Roma, Grossi annuncia che verrà proposta a tutti teatri lirici nazionali e ai maggiori teatri del mondo, i cui responsabili saranno invitati a Catania per vederla. Il sovrintendente del Teatro Bellini, Roberto Grossi ha fatto sapere di aver già proposto questa nuova veste di La capinera a tutte le fondazioni liriche italiane, ai teatri di tradizione e a tutti maggiori teatri d’opera del mondo e che, quindi, la prima del 9 dicembre  sarà fondamentale per vedere se l’opera sarà un successo anche dal punto di vista commerciale, oltre che artistico.

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