Foto rubate dai social e messe in siti pornografici: 100 donne denunciano
Sono oltre 100 le donne che hanno presentato denuncia alla polizia postale di Firenze per segnalare che le loro foto, pubblicate sui rispettivi profili social e dal contenuto del tutto innocente, sono state rubate e messe in siti dal contenuto esplicitamente pornografico con corredo di commenti violenti e che incitano a stupri di gruppo. Si tratta di gruppi chiusi, chiamati “stanze virtuali di perversione”, cui accedono persone deviate che si eccitano tra loro con commenti violenti. Alcune delle ragazze sono chiaramente riconoscibili e dunque anche la loro stessa incolumità è messa a rischio. Molte delle denunce sarebbero di ragazze che risultano essere amiche tra di loro, un dettaglio che fa supporre agli investigatori che, probabilmente, la persona che ha rubato le foto conosca le vittime, anche solo virtualmente. Nei giorni scorsi un’inchiesta della trasmissione Le Iene aveva raccontato il fenomeno provocando la chiusura di uno di questi gruppi: da quel momento tante ragazze hanno scoperto, grazie al passaparola, che loro foto sono finite su alcuni di questi siti. Nelle immagini il volto è visibile e molte delle vittime sono state identificate con nome, cognome, indirizzo di casa o del lavoro, qualche volta anche con il numero di telefono. E’ il lato oscuro della rete, dal quale è necessario difendersi non abusando dei social e difendendo la propria privacy.