Dolce&Gabbana, le scuse alla Cina non bastano: ecco che fine fanno i vestiti (video)
Le scuse di Dolce&Gabbana alla Cina non sono bastate per placare l’ira dei cinesi. Sui social circolano video che mostrano quanto siano infuriati per gli spot della griffe italiana. E così c’è chi pulisce il water con la maglia D&G, chi pulisce il pavimento, di chi taglia gli abiti degli stilisti con le forbici e chi dopo aver gettato la maglia o il profumo nel cestino alza l’indice medio. Circolano anche le immagini di centri commerciali di Guangzhou con il negozio D&G chiuso o smantellato in tutta fretta e l’insegna coperta. I video sono stati pubblicati da Selvaggia Lucarelli in un post su Facebook. «Oggi è arrivato il video di scuse alla Cina con sottotitoli in cinese di Dolce&Gabbana. Più che due stilisti dispiaciuti, sembrano due ostaggi dell’Isis, ma sorvolerei… Insomma – scrive Lucarelli– se i due pensano di far pace con un paese che ha costruito 6500 km di muraglia, mi sa che troppi cappotti devono ancora fare prima di capire come gira il mondo».