Diecimila evacuati a Terni per una bomba Usa della seconda guerra mondiale

4 Nov 2018 18:32 - di Davide Ventola

«Terni, dall’11 agosto 1943 al 13 giugno 1944, nei suoi 108 bombardamenti, ebbe 1016 caduti civili, i soli che fu possibile identificare e schedare con assoluta certezza». Così scriveva Elia Rossi Passavanti raccontando della tempesta di bombe che l’aviazione Usa e quella britannica effettuarono sulla zona, allora strategica perché sede dell’Acciaieria della fabbrica d’armi.

Sgomberata l’area nel raggio di circa due chilometri

Di quelle bombe pagano ancora lo scotto gli abitanti della zona, tanto che oggi gli artificieri dell’Esercito hanno disinnescato una bomba d’aereo americana da 250 libbre, ovvero 115 kg, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuta nei pressi della stazione di Cesi, una frazione limitrofa al comune di Terni. Le operazioni, si legge in una nota, si sono svolte in concomitanza con la ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, quasi a voler simboleggiare il forte impegno dell’Esercito al servizio del Paese, non solo per compiti istituzionali ma anche per eventi di pubblica calamità e utilità, come nella recente ondata di maltempo che in questi giorni ha investito la penisola. Le operazioni di disinnesco, coordinate dalla Prefettura di Terni, sono iniziate alle sei con lo sgombero di un’area di circa 1.700 m di raggio, che ha comportato la completa evacuazione di oltre 10mila cittadini ternani. Successivamente gli artificieri, provenienti dal 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, hanno iniziato alle 11.30 l’intervento di disattivazione delle spolette che si è concluso in circa un’ora con la rimozione di entrambi i congegni meccanici dell’ordigno. Le operazioni sono terminate alle 16:15 con il brillamento della bomba nella cava di San Pellegrino di Narni.

La seconda bomba Usa nella zona di Terni: ce ne sono altre?

Nello stesso cantiere già lo scorso luglio i militari del Genio dell’Esercito avevano rimosso un residuato bellico da 500 libbre e ad oggi sono oltre 800 gli ordigni esplosivi rinvenuti e distrutti in Italia, mentre lo scorso anno sono stati bonificati oltre 2.100 residuati bellici. L’Esercito negli ultimi dieci anni ha svolto oltre 35.000 interventi di bonifica su tutto il territorio nazionale, inoltre l’Esercito è l’unica Forza Armata preposta alla formazione e all’aggiornamento degli artificieri delle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato.

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