Aquarius, la verità viene a galla: scaricava rifiuti infetti. Sequestrata la nave Ong

20 Nov 2018 9:40 - di Gabriele Alberti

La nave della vergogna. Scabbia, Hiv, meningite. Traffico illecito di rifiuti: è l’accusa mossa nei confronti della ong Medici Senza Frontiere e di due agenti marittimi che ha fatto scattare il sequestro preventivo della nave Aquarius, attualmente ormeggiata a Marsiglia, e di 460 mila euro. La Guardia di Finanza ha inoltre notificato avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 24 indagati. Cosa diranno ora i buonisti di ogni ordine e grado?  La Aquarius non scaricava solo migranti. Le accuse sono pesantissime e gravissime.

Il presunto smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, emerso nell’ambito dell’operazione ‘Borderless’, riguarda «37 sbarchi dell’Aquarius e 7 sbarchi della nave Vos Prudence, per un quantitativo complessivo di circa 24mila chilogrammi di rifiuti pericolosi, con il conseguimento di un indebito risparmio di costi per la Ong pari al profitto sequestrato di circa 460 mila euro». Un importo che secondo la procura di Catania sarebbe corrispondente al presunto profitto per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, nei confronti sia di due agenti marittimi sia delle Ong “Medici senza frontiere – Operational Centre Belgium – Missione Italia’, ‘Medici senza frontiere – Operational Centre Amsterdam’, sia infine di appartenenti a vario titolo a tali enti.

«Il decreto di sequestro preventivo d’urgenza delle somme di denaro, che era stato disposto d’urgenza dalla procura ed eseguito su somme in contanti rinvenute nei conti correnti di alcuni indagati incluse le due Ong – fa sapere la procura – è stato convalidato dal Gip di Catania, che ha anche disposto il sequestro preventivo della nave Ong ‘Aquarius’, attualmente ormeggiata a Marsiglia in Francia». Nel corso delle indagini, sono state effettuate «intercettazioni telefoniche, telematiche, ambientali e video» ed è stata fatta «l’analisi di documentazione marittima, sanitaria e commerciale relativa ai citati sbarchi e gli scali tecnici delle navi Ong produttrici di rifiuti».

Le accuse pesantissime

Secondo la procura di Catania gli indagati nell’ambito dell’operazione ‘Borderless’ avrebbero “sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo delle navi Ong Vos Prudence, da marzo 2017 a luglio 2017, e Aquarius, dal gennaio 2017 al maggio 2018″. I rifiuti pericolosi, secondo l’accusa, sarebbero stati “conferiti in modo indifferenziato, insieme ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco di migranti nei porti di Catania, Augusta (Siracusa), Pozzallo (Ragusa), Trapani, Messina, Palermo nonché in altri porti italiani”. «Ho fatto bene a bloccare le navi delle ONG, ho fermato non solo il traffico di immigrati ma da quanto emerge anche quello di rifiuti. #portichiusi», ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Il personale sapeva tutto

Secondo quanto emerso gli indagati «qualificavano, conferivano e smaltivano fraudolentemente, in modo indifferenziato, i rifiuti derivati dall’attività di salvataggio in mare” come “gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari, gli scarti degli alimenti somministrati agli stessi, nonché, i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica, eludendo i rigidi trattamenti imposti dalla loro natura infettiva, in ragione della quale gli stessi andavano classificati come pericolosi, sanitari e non, ad alto rischio infettivo».

Secondo l’accusa dalle indagini è emersa la «consapevolezza da parte degli indagati della pericolosità degli indumenti indossati dai migranti, in quanto fonte di trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio, come emergeva tra l’altro anche dai S.A.R. Report Rescues in relazione alle condizioni sanitarie dei migranti assistiti a bordo dell’Aquarius, dove si segnalano frequenti casi di scabbia, Hiv, infezioni del tratto respiratorio quali tubercolosi, meningite».

Gli indagati

Sono 24 gli indagati. «Tra gli indagati destinatari del provvedimento cautelare di sequestro», riferisce la procura di Catania, ci sono due agenti marittimi e “l’Ong ‘Medici senza frontiere’ (Msf), quale produttrice dei rifiuti oggetto del traffico illecito, con riferimento: al centro operativo di Amsterdam (O.C.A.) per quanto concerne l’operatività della nave Aquarius; al centro operativo di Bruxelles (O.C.B.) – Missione Italia, che ha gestito e finanziato le attività di soccorso prestate dalla nave Vos Prudence sino al mese di ottobre 2017″.

Commenti

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  • Andrea 21 Novembre 2018

    e vaiiiiiiiiiiiiiiii !! finalmente !! … qualcosa però mi dice che non sarà così facile. Bisognerebbe demolirla subito per evitare che facciano ricorso e se la riprendano !!

  • 20 Novembre 2018

    Questa è la vostra opportunità di escludere e rimpatriare gli illegali in Italia, includendo gli narcotrafficanti e individui addetti alla droga!! Nessuna nazione vi può fermare legalmente….battete il ferro quando e caldo, e caldo!

  • Giuseppe Tolu 20 Novembre 2018

    Tutti in galera subito, e le chiavi nel triangolo delle Bermuda, o anche in fonderia, lo stesso.

  • Porsenna 20 Novembre 2018

    ONG FALSI UMANISTI !!!