Una via dedicata a Stefano Cucchi alla Garbatella. Giovanardi: provocazione
”Oggi abbiamo approvato una memoria di Giunta finalizzato a dedicare una strada, una piazza o un luogo del nostro territorio alla memoria di Stefano Cucchi”. E’ quanto spiega il presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri. “La proposta -spiega- segue la mozione approvata in Consiglio Comunale durante la Giunta Marino per intitolare una strada a Cucchi. Ho presentato la proposta a Ilaria in occasione della proiezione del film ‘Sulla mia pelle’ e d’accordo con lei abbiamo dato seguito a una memoria di Giunta che ci impegna come Municipio”. ”In questo modo -conclude Ciaccheri- oltre a esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Stefano e al tema dei diritti umani, vorremmo che quanto è accaduto non venga mai dimenticato”.
Ma la decisione del Municipio viene subito criticata da Carlo Giovanardi (Idea Popolo e Libertà) che la giudica una provocazione: “La legge 23 giugno 1927 n. 1188 dispone all’art. 4 che una strada o una piazza possa essere intitolata a chi è deceduto da meno di dieci anni quando si tratti di persone che abbiano ‘bene meritato della nazione’, una deroga che il Ministro degli Interni ha facoltà di concedere soltanto in casi eccezionali’. La proposta dell’ Ottavo Municipio di Roma di intitolare una strada a Stefano Cucchi, già bocciata a suo tempo quando l’avanzò il Comune di Roma, è l’ennesimo tentativo di trasformare una dolorosissima vicenda, sulla quale la giustizia deve ancora pronunciarsi in via definitiva, in provocazioni politiche o manifesti ideologici scontrandosi non soltanto con le norme in vigore ma anche con il più elementare buon senso”.
fermo restando che il Cucchi Stefano, una volta arrestato in flagranza di reato (spaccio di droga) non doveva essere toccato, non si può dimenticare che il sullodato, nella cui abitazione venne rinvenuto un chilo e duecento grammi di stupefacenti vari ed altri attrezzi del mestiere, la droga la spacciava.Si cerca di farlo dimenticare, definendolo ora pugile, ora geometra.Ma era anche un mercante di morte. Qualcuno penserà anche alle vittime di questa piaga?
Se a questa marmaglia non le sta bene…felice di uscire da questa Europa fasulla…torniamo agli origini .
Evidentemente adesso essere drogati, e soprattutto spacciatori, significa meritare onore e imperitura memoria…..mala tempora currunt, malisssssima tempora.
Sarà soddisfatta la raggi il cui unico impegno è cambiare nome a strade intitolate a “fascisti”….forza raggi c’è uno spacciatore in più da onorare.
Dove posso fuggire?
A quando dedicate una strada o una piazza allu Totò Riina?
Solo in Italia si può pensare di intitolare una strada ad uno spacciatore.
Con tutto il rispetto verso il dolore dei familiari, per la morte assurda di questo giovane,trovo che sia sbagliato pensare di dedicare una strada a Cucchi.Le strade si dedicano a personaggi che hanno portato onore e che hanno fatto per qualsiasi ragione,grande l’Italia…e onestamente sarebbe un insulto alle persone perbene dedicare una via a questo sfortunato ragazzo che però per quanto letto sui giornali era un piccolo spacciatore.
Dedicate una strada a un individuo che vendeva droga???? Solamente in Italia….Hashish è una droga, punto e basta!!!
Dolore mica tanta visto che si sono buttati come avvoltoi sul suo cadavere quando da vivo per loro ere morto.