Reddito di cittadinanza, il consigliere di Di Maio svela il “trucchetto”
«Molto presto uscirà il testo finale del reddito di cittadinanza, per partire da aprile con l’erogazione». L’economista Salvatore Tridico, consigliere di Luigi Di Maio e docente di Economia del lavoro all’Università Roma Tre, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera come funzionerà il reddito di cittadinanza. «La misura piena, cioè 780 euro al mese, è per un individuo che paga un affitto e ha Isee zero. Se è già proprietario di casa, l’importo si riduce. C’è in sostanza un “housing support” sul modello che c’è in altri Paesi d’Europa», ha detto l’economista. E questo fa sì che, secondo Tridico, non è vero che il reddito italiano sia maggiore di quello di Francia e Germania.
Reddito di cittadinanza, ecco come funzionerà
«In Francia, ad esempio, il “Revenu minimum d’insertion” è di circa 512 euro, a cui si aggiunge un “housing support” e un sostegno alla mobilità, cosicché la misura complessiva può superare i mille euro. Così in Germania, dove al “sozialhilfe” di circa 404 euro si può aggiungere una indennità per l’alloggio e di sostegno ai trasporti, per circa mille euro complessivi». Il redditto di cittadinanza del governo sembra essere «una misura fino a 500 euro più 280 per l’affitto. In questa ipotesi, chi vive nella casa di proprietà prenderebbe al massimo intorno a 500 euro».
Come ha poi chiarito Tridico, «sarà necessaria la domanda, anche se a regime, con l’Isee precompilato, per i possibili beneficiari ci sarà un meccanismo quasi automatico di conoscenza del diritto al beneficio e della possibilità di fare domanda». Ma, ha aggiunto l’economista, «l’Isee della famiglia non deve superare 9.360 euro». E fa un esempio: «Si terrà conto della numerosità del nucleo. Se ho reddito di 15mila euro e ho tre figli a carico, essi abbattono il mio reddito e l’Isee sarà sotto i 9.360 euro richiesti».
Tutto a condizione che venga rispettato il Patto di servizio per il reinserimento nel mercato del lavoro. Misura fondamentale per capire il meccanismo del reddito. «Il beneficiario deve accettare la formazione al lavoro, che deve essere vera, effettiva, documentabile. Inoltre, dovrà essere disponibile a lavori utili alla collettività e perderà il reddito se rifiuta tre proposte di lavoro. Il sistema quindi rende impossibile il lavoro nero e incoraggia invece la ricerca attiva del lavoro».