Il maltempo flagella l’Italia. Sicilia in ginocchio, Musumeci stanzia 6 milioni
Il vice premier Luigi Maio insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli sabato e domenica sarà in Sicilia per un sopralluogo nei Comuni colpiti dall’alluvione di venerdì scorso e in quelli danneggiati dal sisma del 6 ottobre. Non solo. Il governo è pronto a sbloccare immediatamente le somme necessarie a mettere in sicurezza i luoghi, dopo una ricognizione e stima dei danni. E’ quanto emerso durante un incontro a Palazzo Chigi, a Roma, tra gli stessi Di Maio e Borrelli, i sindaci dei Comuni di Biancavilla, Adrano, Santa Maria Di Licodia, Paternò, il vicesindaco di Ragalna, una delegazione di parlamentari nazionali del M5S, eletti in Sicilia, il vice presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giancarlo Cancelleri, e i deputati regionali del M5S a Palazzo dei Normanni, Jose Marano e Antonio De Luca. Per i Comuni etnei colpiti dal terremoto che ha reso inagibili edifici pubblici, luoghi di culto, provocato la chiusura di strade e arterie di collegamento, nei giorni scorsi la Regione siciliana aveva chiesto lo stato di emergenza, mentre per quelli alluvionati si appresta a stanziare 6 milioni di euro. L’incontro con i sindaci a Palazzo Chigi è servito a fare il punto della situazione. Nei giorni scorsi, infatti, gli amministratori dei cinque Comuni etnei hanno stilato una relazione, che quantifica i danni, dopo una prima ricognizione con i tecnici della Protezione civile.
Musumeci chiede aiuti per la Sicilia
“L’emergenza maltempo ancora continua. Le piogge persistenti stanno mettendo in ginocchio buona parte del Sud-Est e adesso si spostano in altre aree della Sicilia. Intanto siamo intervenuti con 6 milioni di euro per consentire ai sindaci e alle Province di potere ripristinare le infrastrutture essenziali. Speriamo che da Roma arrivi qualche segnale in modo che il governo centrale possa stanziare una congrua somma come è stato detto”. A dirlo è stato il governatore siciliano, Nello Musumeci, parlando dell’emergenza maltempo che da giorni si è abbattuta sulla Sicilia, devastando intere aree. “Al tempo stesso dobbiamo prendere atto – ha aggiunto – che il territorio siciliano non è stato mai sottoposto a una vera cura in termini di prevenzione. Il dissesto idrogeologico è ormai un cancro diffuso ovunque”. Non si allenta la morsa del maltempo in Sicilia. La Protezione civile regionale, infatti, ha emanato un bollettino di allerta meteo gialla e arancione per domani sia per il rischio idrico sia per il rischio idro-geologico. Con riferimento alle precipitazioni, il bollettino prevede “da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui versanti tirrenici della Sicilia centro-orientale con quantitativi cumulati da moderati a puntualmente elevati; sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia nord-orientale con quantitativi cumulati generalmente moderati; da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati”. Anche al centro non va meglio: proseguono senza sosta le attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione, iniziate dai Vigili del fuoco nella tarda serata di ieri a seguito della violenta grandinata che si è abbattuta sulla capitale. Maggiormente colpito dalla grandinata il quadrante sud-est. Gli interventi da questa mattina alle ore 8 fino alle 14 sono stati circa sessanta. Risultano ancora inevase cinquanta richieste di intervento per alberi, rami pericolanti ed infiltrazioni di acqua in edifici. Al momento non si evidenziano criticità particolari.