Finge di dormire per evitare i controlli: congolese senza biglietto aggredisce la capotreno. E non solo
È successo ancora, per l’ennesima, inaccettabile, volta. È successo di nuovo: un extracomunitario aggredisce la capotreno. È successo ancora, e pensare che nemmeno una settimana fa si era verificato un caso analogo in Sardegna, dove una coraggiosa capotreno in servizio sulla tratta Villamassargia-Cagliari, ha fatto scendere i migranti morosi, senza biglietto e alle prese con ogni stratagemma pur di continuare a viaggiare a sbafo. Poche ore fa la stessa situazione si è ripetuta lungo la tratta Ancona-Bologna all’altezza di Pesaro, dove un’altra capotreno – la seconda, dopo la coraggiosa donna il cui video-intervento è diventato virale su Youtube – e tre agenti sono stati brutalmente aggrediti da un congolese con cittadinanza italiana guarda caso sprovvisto anche lui di regolare titolo di viaggio.
Ex pugile congolese senza biglietto aggredisce la capotreno e 3 agenti
Ennesimo abusivo senza biglietto beccato in viaggio su un treno italiano, ultima reazione violenta a bordo di un convoglio sulla tratta regionale registrata dalla cronaca. L’uomo, come riporta tra gli altri il sito de il Giornale che racconta l’increscioso episodio avvenuto nel Pesarese, «in possesso di cittadinanza italiana, fingeva di dormire, nella speranza che la capotreno passasse oltre e non gli chiedesse di esibire il biglietto, dato che ne era sprovvisto. Dopo le minacce alla giovane donna arriva l’aggressione». Una reazione inconsulta, arrivata quando ancora non sono le sei del mattino e in mezzo ai passeggeri – pendolari e residenti della zona – presenti, ahiloro, sul convoglio in corsa. La capotreno del regionale, una ragazza che – chiarisce il Giornale – non ha ancora compiuto 25 anni, chiede il riscontro del titolo di viaggio ai vari passeggeri del vagone in cui si trova, fino a quando arriva allo straniero che finge di essere in pieno sonno sperando di non venire sollecitato dal controllo.
La richiesta del biglietto fa scattare la reazione violenta
È un 30enne, originario del Congo ma in possesso della cittadinanza italiana, che ostenta indifferenza dormiente alle richieste della donna capotreno, che però insiste: e l’uomo, a quel punto finalmente “sveglio”, chiede al controllore di turno di «sedersi accanto a lui per verificare il titolo di viaggio». Ma improvvisamente il congolese con cittadinanza tricolore comincia a diventare minaccioso e a spaventare la capotreno, sostenendo di essere un pugile e, soprattutto, un uomo disposto a tutto… La giovane donna, aggredita di fatto nell’esercizio delle sue funzioni, lancia l’allarme che, grazie all’interfono del treno, arriva a poliziotti e carabinieri fuori servizio che ogni giorno utilizzano quel regionale per recarsi sui posti di lavoro in Emilia Romagna. E gli agenti a bordo intervengono, eccome: anzi, come riferisce il quotidiano milanese sopra citato, «in 3 rispondono all’appello della giovane capotreno.
L’intervento dei tutori dell’ordine a bordo sul treno
Si tratta di un carabiniere, un finanziere ed un agente della stradale. Al loro arrivo il pugile di origini congolesi non ci ha pensato due volte ed ha iniziato ad aggredire gli uomini con pugni e calci, urlando insulti e minacce contro di loro e contro i passeggeri i quali, impauriti, tentavano di allontanarsi per non esser coinvolti nella zuffa». Dunque, c’è voluta mezz’ora per ripristinare l’ordine e la calma, e per far ripartire il treno che, data la situazione, si era fermato a Pesaro. Dove nel frattempo sono arrivate le volanti della polizia che hanno condotto il pugile congolese in questura, dove è stato poi arrestato con l’accusa di interruzione di pubblico servizio e di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, dato che sia la capotreno che i tre agenti intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Nel frattempo i passeggeri del tormentato convoglio sono stati dirottati su altri treni diretti verso nord onde evitare a loro altri disguidi e ritardi. Domani si terrà invece l’udienza di convalida del fermo per l’irruento ex pugile congolese.
Tra la boldrini, renzi, gentiloni, soros e altri, mettiamoci pure la kenige che erutta maldicenze e bestialita’ verso l’Italia, dovrebbero tutti essere spediti in Africa a vita, ma poi come la mettiamo con tutti quei buonisti lecca santini che predicano bene e razzolano male? La solita frase…… ” Povera Italia “………!!!!!
Kenige quando mi incazzo sbaglio a scrivere
fora dalle balle ste figlie della chenige
Mi associo ai commenti sopra esposti con un appunto.
Quando applicheremo in reale disposizioni severe che coinvolgano anche, seriamente, quanti preposti a far rispettare le leggi. Non possiamo continuare con le pagliacciate! Sveglia!
Fanno bene, a loro è tutto permesso, hanno capito che l’italia è per loro il paese del bengodi
Revoca della cittadinanza e rispedito nel proprio paese d’origine….!!!
Ma cosa mai abbiamo fatto di male…perché dobbiamo tollerare tutto questo?
Purtroppo, l’unico errore che abbiamo fatto ( non io ) e’ stato il voto sbagliato, ma si puo’ sempre rimediare, basta volerlo. Auguri e non si avvilisca.
Purtroppo fino a poco tempo fa la maggioranza degli italiani aveva chiuso occhi ed orecchie. Finalmente qualche mese fa li ha riaperti dopo anni pardon decenni di sonno ed ha deciso di cambiare: Speriamo che il congolese venga avviato al suo paese d’origine e gli venga tolta la cittadinanza italiana, che vorrei sapere chi c**** gliel’ha data.
Buttiamolo fuori dall’Italia e con lui tutti gli altri delinquenti extracomunitari
Salvini,,,botti un colpo…!!
Da una certa magistratura sarà lasciato libero,così potrà ripetere il suo comportamento (curiosità : la capotreno e gli agenti intervenuti saranno denunciati da qualcuno per razzismo o altro verso un migrante ?)
Purtroppo qualcuno gli ha dato la cittadinanza italiana, e vorrebbe anche introdurre lo ius soli!
Emendamento nella legge di sicurezza in Parlamento per poter revocare in casi simili la cittadinanza, se no non lo si può cacciare.
REVOCA IMMEDIATA DELLA CITTADINANZA ITALIANA E RISPEDIRE AL SUO PAESELLO IL DELINQUENTE CONGOLESE, QUESTO NON DEVE CERTO GRAVARE ED ESSERE MANTENUTO IN CARCERE DA TUTTI NOI!!
Concordo perfettamente e non solo, prenderei in prestito l’usanza che hanno i poliziotti francesi, che spesso a persone di questo tipo gli rifilano una serie di manganellate e poi li portano in questura.
Non ci sono alternative queste persone violenti devono essere espulse subito. Non sono integrati e violano le nostre leggi per cui non possono continuare a rimanere in Italia. Dare si capotreno il taiser elettrico per bloccare questi delinquenti.
Vediamo quante ore rimane in carcere……
Pienamente daccordo.
Revoca della cittadinza italiana al congolese (e magari anche a chi gliel’ha concessa) e a calci in c..o fino in Congo.
L’Italia non è più repubblica di banane