Emanuela Orlandi, tutti i dubbi della famiglia:«Chi ha trovato le ossa? E quando?»

31 Ott 2018 10:09 - di Monica Pucci

Non si sa nulla, ma già in tanto, su media, si sono lanciati in ipotesi suggestive: «Quelle ossa ritrovate in un palazzo della Santa Sede a via Po potrebbero essere quelle di Emanuela Orlandi». La notizia, trapelata ieri a tarda sera, è però tutta da verificare. Al momento non è stato accertato né il sesso, né l’età, della persona di cui sono stati rinvenuti i resti, né l’epoca nella quale le ossa erano state occultate. Gli inquirenti e la Santa Sede, in modo univoco, hanno chiarito che non ci sono elementi per sostenere che se i resti appartengano a una sola persona e se siano di Emanuela Orlandi. «In passato si sono già verificati altri episodi analoghi. Già in altra occasione – scrive oggi La Stampa di Torino – infatti in nelle proprietà del Vaticano, durante lavori di restauro, erano state rinvenute delle ossa, e la Santa Sede si era rivolta agli investigatori italiani. I resti ritrovati sono stati già affidati per le analisi di laboratorio agli esperti scientifica per procedere con le comparazioni. Si potrà dunque verificare se le ossa possano essere compatibili con il Dna di Emanuela Orlandi ma anche con quello di Mirella Gregori (nella foto affiancata ad Emanuela), un’altra minorenne, scomparsa un mese prima della Orlandi».

La famiglia di Emanuela, poi, esprime dubbi e chiede chiarezza: «Siamo in attesa di avere ulteriori chiarimenti. Vorremmo capire quando le ossa sono state ritrovate, chi le ha ritrovate. Vogliamo essere informati passo passo e sapere per quale motivo il ritrovamento è stato immediatamente accostato ad Emanuela Orlandi», dice l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia di Emanuela Orlandi. La ragazzina, cittadina vaticana, scomparve nel 1983, nella zona di piazza delle Cinque Lune: figlia quindicenne di un messo pontificio, abitava con la famiglia in Vaticano e si dissolse nel nulla un pomeriggio del giugno 1983. La Procura di Roma, in relazione al ritrovamento, ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio.

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