Cottarelli ammette: “Tagliando le pensioni d’oro si risparmia un miliardo”
«Sul taglio delle cosiddette pensioni d’oro sarebbe corretto intervenire sopra una certa soglia, ma è una decisione politica. Da commissario per la spending review avevo fatto una proposta di un contributo temporaneo che crescesse con il livello della pensione e poi un altro che prevedesse il ricalcolo col metodo contributivo delle pensioni sopra una certa soglia. Penso che si potrebbe arrivare a un miliardo, che è la cifra di cui si parla in questi giorni». Lo ha detto Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica, nel suo intervento alla consegna del premio Eccellenze d’impresa a Milano.
Taglio delle pensioni d’oro: una misura cara a Fratelli d’Italia
Una misura, al centro della manovra di governo, che Fratelli d’Italia caldeggia da tempo. Esattamente un anno fa Giorgia Meloni ha proposto, inascoltata, il taglio alle pensioni d’oro. «Il tema delle pensioni – aveva ricordato la leader di FdI – è il più esplosivo perché avere nell’Italia di oggi persone che prendono 10-20-30-40-90mila euro al mese per le quali non ha neanche lontanamente pagato i contributi necessari, a fronte di persone che non prenderanno la pensione prima dei 70 anni e che se andrà bene la percepiranno al 40% delle ultime retribuzioni, è una cosa che grida vendetta».
Non parlate mai dei pensionamenti forzati attuati da FS PI etc. con contratti collettivi fuori legge (ci sono numerose sentenze che ne danno conferma). Il tutto per ripristinare un “minimo” di razionalità nelle aziende pubbliche stracolme di personale fatto assumere dai politici. Questi pensionamenti hanno impedito il raggiungimento dei 65 anni contributivi determinando un danno a tutta la collettività. Esaminate anche queste situazioni. Non sono pensioni baby. Questi pensionati con oltre 40 di contributi avrebbero potuto versare contributi utili ai giovani per altri 10 anni. Considerate che mai ne è seguito un legittimo turn-over, ma si è continuato con le raccomandazioni dei politici. Concludo sono personalmente contrario a leggi retroattive che considero illegittime sono contrario all’assistenzialismo che non genera lavoro per i giovani ma li mortifica. Africo
Cara Signora Meloni, con tutta la simpatia possibile le dico che il suo è un ragionamento da demi-vierge. Lo è perchè, mentre lei parla delle pensioni di importo eclatante 20-30-40 mila euro al mese che sono comunque una distorsione del sistema ed una vergogna, la manovra per raccattare cifre significative andrà a colpire assegni infinitamente più bassi. Di sicuro inferiori ai 3000 euro, a perpetrare il ricorrente furto con destrezza ai danni dei pensionati/pensionandi. E’ di questi giorni l’ennesimo allarme lanciato al riguardo da quel galantuomo che risponde al nome di Cesare Damiano. Un cordiale saluto.
notizie conseguenti a fatti ormai cottarelli di nome e di fatto ! Ci hanno pensato quelli che Mattarella ed i gruppi massonici di davos vogliono fuori dall’ammodernizzazioni del paese !