Banche di credito cooperativo, De Bertoldi (Fdi): la riforma penalizza i soci
«Con la riforma delle banche di credito cooperativo, pronta a partire dall’inizio del nuovo anno, sembrerebbe che i soci cooperatori non potranno né cedere le loro quote, né esercitare il diritto di recesso diventando di fatto ostaggi delle nuove banche». È quanto afferma il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi commentando la nuova norma «ritenuta da giuristi autorevoli incostituzionale». Un’assurdità è diventata possibile – continua il senatore de Bertoldi – «e i cittadini italiani, soci delle banche di credito cooperativo, stanno perdendo il loro diritto di vendere le quote rappresentative in qualità di proprietari delle banche. Sono circa 1,3 milioni di italiani che stanno per essere espropriati, per legge e senza indennizzo, della quota capitale che hanno deciso di affidare alla propria banca».
«Il governo sta sottovalutando le conseguenze di questa riforma ed è per questo che ho presentato una interrogazione parlamentare chiedendo al ministro dell’economia e delle finanze di esaminare attentamente le criticità e gli effetti derivanti dall’articolo 2 comma 1 della legge 49/2016 che genera questo problema arrecando gravi danni ai soci delle Bcc. È necessario trovare una soluzione alternativa e rivedere l’intero impianto normativo della riforma delle Bcc altrimenti da fine anno, quando la norma sarà in vigore, si rischia di stravolgere le finalità storiche del sistema del credito cooperativo», conclude il senatore di Fratelli d’Italia.