L’Asi protagonista del Longines Global Tour, la “Formula 1 dell’equitazione”
Riceviamo da Paolo Signorelli e volentieri pubblichiamo:
Caro direttore,
il cavallo, tra cultura e integrazione. Tutto nella cornice del più prestigioso circuito internazionale di salto ostacoli che vedrà in gara le migliori amazzoni e i migliori cavalieri del mondo. La grande equitazione sta, infatti, sbarcando al Foro Italico di Roma, dove dal 6 al 9 settembre, allo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, si terrà la quindicesima tappa del Longines Global Champions Tour 2018. Cultura e integrazione poiché non sarà solo sport di vertice all’ombra del Foro Italico: ampio spazio sarà dato alle discipline integrate e a libri e incontri, che avranno come tema il cavallo. E spazio sarà dato anche ai bambini che saranno avvicinati al mondo dell’equitazione non nel modo tradizionale, nel quale il cavallo viene considerato un mezzo di trasporto guidato, ma facendo loro effettuare un percorso didattico che li porterà poi a interagire con l’animale.
Il tutto organizzato in seno al Global Tour da Asi, acronimo che corrisponde alle Associazioni Sportive e Sociali Italiane, storico ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni. «Si tratterà di un momento di sintesi particolarmente significativo in quanto l’eccellenza dell’attività di vertice si andrà a coniugare con l’eccellenza dell’attività di base, attraverso una interazione di una serie di attività all’interno di quello che possiamo considerare il contesto equestre più di élite, disputato annualmente anche in Italia. Un momento sinergico che va, di fatto, a costituire un valore aggiunto per il più importante circuito mondiale di salto ostacoli rendendolo, peraltro, perfettamente fruibile agli appassionati di tutti i livelli», spiega Emilio Minunzio, vicepresidente di Asi, che aggiunge: «Da sempre lavoriamo, come ente di promozione, per coniugare le attività di vertice con il movimento di base che, nel nostro Paese, rappresenta uno straordinario volano per lo sport. Crediamo anche nell’importanza di sani stili di vita e nell’educazione che dallo sport deriva. Per questo siamo impegnati nella cultura e nella promozione delle varie discipline».
Nel dettaglio ecco le attività che rappresenteranno un fiore all’occhiello di questa edizione del Global Tour.
- – Pony village: un angolo didattico dedicato ai bambini. Saranno presenti dei pony, ma contrariamente a quanto avviene nel tradizionale “battesimo della sella”, in cui il cavallo viene usato come un mezzo di trasporto meccanico per far provare ai bimbi le sensazioni che si hanno in sella, qui è stato pensato un approccio all’animale in quanto tale, perciò i bambini verranno preventivamente condotti attraverso un percorso didattico per avvicinarli alla conoscenza del cavallo, delle sue abitudini e dei suoi ambienti. Il village prevederà dunque corner di immagini, spiegazioni, story telling, quiz a tema, percorso sensoriale e percorso ludico (il medesimo che normalmente viene fatto a cavallo questa volta verrà eseguito a piedi dai piccoli utenti che, conducendo sotto mano il pony, lo renderanno un compagno di gioco in maniera paritaria condividendo fatica, divertimento e difficoltà). Il tutto mediato da personale Asi specializzato.
A godere di questo programma anche i ragazzi che aderiranno al servizio di baby sitting per gli spettatori e i cavalieri. È la prima volta che viene proposto un servizio del genere in una manifestazione sportiva pubblica. L’idea è quella di lasciare che appassionati adulti possano godersi lo spettacolo senza dover sottoporre i propri piccoli accompagnatori a un’attività che non è detto gradiscano. Al contempo anche i cavalieri in gara, che spesso viaggiano con le loro famiglie, possono trovare un angolo sicuro dove lasciare i propri figli mentre sono occupati nelle loro attività professionali. I bambini verranno accolti da educatori che sfrutteranno il Pony Village per intrattenerli in maniera costruttiva.
- – Cavalli da leggere: presentazione di libri e iniziative culturali e discussione su argomenti inerenti. «Siamo da sempre convinti – spiega Chiara Minelli, Responsabile nazionale del settore Sport equestri di Asi – che il raggiungimento di un dialogo efficace con il cavallo passi per la conoscenza profonda dell’animale e delle sue peculiarità. Per questo Asi Sport equestri è uno dei pochi enti che si è dotato di un regolamento interno per guidare la corretta crescita del binomio e incoraggiare tutte le iniziative culturali che, come questa , danno spazio alla divulgazione delle buone pratiche equestri, attraverso presentazione di opere pertinenti e relativi dibattiti, coinvolgendo sia un pubblico di esperti del campo che tutta la community dei nostri cavalieri».
- – Sfilata discipline integrate: sfileranno alcune rappresentanze a piedi e a cavallo delle squadre che partecipano al circuito Discipline integrate Asi. Il circuito Asi Discipline integrate è studiato in modo da dare la possibilità alle persone disabili e non di gareggiare alla pari mettendoli a confronto sulle loro abilità tecniche piuttosto che sulle loro dis-abilità. Il circuito in soli 6 anni è giunto a coinvolgere nel 2018 circa 300 soggetti, dei quali una rappresentanza (assolutamente integrata) sfilerà in campo. Il merito maggiore di questo circuito è quello di aver dimostrato che a cavallo una persona disabile non può essere riconosciuta tra i cosiddetti normodotati (salvo che non abbia naturalmente un visus evidente); prova ne sia il fatto che i podi sono spesso assegnati a cavalieri disabili che superano i loro colleghi cosiddetti normodotati nonostante vengano giudicati da giudici che sono obbligatoriamente tenuti all’oscuro dell’eventuale presenza di patologia. Più imparzialità e integrazione di questa non si può avere.
- – Volteggio integrato: breve performance integrata. Il Volteggio è una delle 3 discipline (le altre 2 sono Dressage e Gimkana) che sono coinvolte nel circuito Discipline integrate Asi. Come per tutto il resto, la squadra vedrà collaborare nella performance di ginnastica artistica a cavallo atleti disabili e non.
- – Premiazione contest autismo: premiazione dei 2 vincitori ex aequo del contest annuale Asi dedicato alla giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo del 2 aprile.
Il Longines Global Champions Tour 2018 a Roma
Dal 6 al 9 settembre allo Stadio dei Marmi Pietro Mennea si terrà la quindicesima tappa del Longines Global Champions Tour 2018. In gara ci saranno amazoni e cavalieri di vertice: Jeroen Dubbeldam, campione del mondo; Steve Guerdat, campione olimpico; Scott Brash, campione in carica; Beezie Madden, tre volte medaglia olimpica; Edwina Alexander Tops, vincitrice di due edizioni del circuito; Ludger Beerbaum, quattro volte oro Olimpico, oltre a Jessica Springsteen, figlia di Bruce Springsteen, e Athina Onassis, la rampolla di casa Onassis nonché ereditiera di Aristotele Onassis; e con loro il nostro straordinario Alberto Zorzi, cavaliere della scuderia Tops, che ha chiuso al quarto posto. La stessa posizione che nella Longines FEI Ranking List, occupa Lorenzo De Luca, altro azzurro entrato nel gotha mondiale, vincitore del Gran Premio LGCT di Valkensward, anche lui ovviamente attesissimo allo Stadio dei Marmi.
Il circuito approderà nella Capitale per il quarto anno consecutivo con un montepremi di quasi 900mila euro e si articolerà come di consueto con la competizione a squadre, la Global Champions League, e con la competizione individuale, il Global Champions Tour. In una cornice scenografica senza eguali, i big del jumping internazionale promettono anche quest’anno di incollare alla poltrona migliaia di appassionati del genere che potranno seguire gratuitamente quattro giorni di grande equitazione, impreziosita da numerosi eventi di contorno che intratterranno il pubblico tra il campo gara, le tribune e il villaggio allestito per l’occasione al Foro Italico.
Quindici, le tappe nel mondo
Il Longines Global Champions Tour (LGCT): una serie annuale di appuntamenti di salto ostacoli che comprende fino a 15 tappe di gara ospitate in tutto il mondo. Riunisce i primi 30 cavalieri nella classifica mondiale FEI Jumping. Roma è l’ultima tappa prima della finale 2017 per il circuito che Jan Tops (medaglia d’oro olimpica) ha creato nel 2006 e che, a ragione, è stato da subito definito come “la Formula 1 dell’equitazione”. Un format innovativo per un grande evento sportivo equestre che ha trasformato radicalmente il panorama agonistico e organizzativo del salto ostacoli. Dopo i primi 13 e combattutissimi appuntamenti con i Gran Premi LGCT e le gare della prova a squadre – la Global Champions League che ha debuttato nel 2016 – le classifiche sono ancora aperte e ciò contribuisce non poco a rendere il week end di gare romano ancora più atteso ed interessante.