Cosa si rischia con i tatuaggi: un appello dei dermatologi
“Gli inchiostri per i tatuaggi dovrebbero almeno rispondere agli stessi standard di sicurezza dei prodotti cosmetici”. Anzi di più: “Sarebbe preferibile che fossero sicuri come i farmaci, perché vengono iniettati sottopelle e i loro ingredienti possono viaggiare nel corpo” con il rischio di “infezioni batteriche, allergie, effetti tossici”, senza escludere l’eventualità di tumori. E’ l’appello rivolto all’Unione europea dai dermatologi riuniti a Parigi per il 27esimo Congresso della European Academy ofDermatology and Venereology (Eadv).
A fronte di quella che gli esperti definiscono ‘tatto-mania’, infatti, “i requisiti e i paletti europei sulla composizione degli inchiostri per tatuaggi e make-up permanenti non sono ancora sufficienti per garantirne la sicurezza”.Nei Paesi occidentali i tatuaggi sono diventati “una tendenza dominante”, osservano gli specialisti: circa il 10% della popolazione ne ha almeno uno e fra i giovani la quota di tatuati arriva a un terzo o un quarto.
I tatuaggi non servono alla persona per essere belli o altro, belli si è anche senza quel schifo disegnato sulla pelle.
Se fosse lo stato italiano a rendere obbligatorio il tatuaggio ci sarebbe una ribellione totale