Conte smentisce i malumori: «Il governo durerà 5 anni, se ne facciano una ragione»

8 Set 2018 12:17 - di Adriana De Conto

«Duriamo 5 anni, se ne facciano una ragione. E faremo tutte le riforme anche se alcune saranno applicate con gradualità». Giuseppe Conte smentisce i malumori all’interno del governo i sogni di chi auspica un terremoto all’interno dell’esecutivo a seguito della crociata delle toghe contro la Lega. Il premier Conte fa il suo esordio in un evento di piazza (“La piazza”, appunto, kermesse di Ceglie Messapica, paese di Rocco Casalino) e sparge acqua sul fuoco interno ed esterno al governo. Difende Salvini  dopo l’attacco alla magistratura del leader leghista, e soprattutto prova a tranquillizzare il malcontento che, sull’accordo sull’Ilva e sul gasdotto Tap, in Puglia ha raggiunto la soglia d’allarme e annuncia una revisione del sistema delle concessioni, dopo i fatti del ponte Morandi. Conte, interpellato sulle parole dell’ex premier Renzi («Governo di ladri»), ironizza con un «lasciamolo libero di parlare», ma non risparmia le sue critiche al suo esecutivo per il dietrofront sui vaccini. «C’è stato un emendamento che ha creato incertezza, ora c’è l’autocertificazione, fermo restando l’obbligo vaccinale», chiarisce il premier in un’intervista alla Gazzetta  del Mezzogiorno.

Si parla d’economia: «Il reddito di cittadinanza si deve fare, la flat tax va fatta perché consente un rapporto più chiaro con il fisco ma per ogni misura che proporremo ci saranno le coperture, non siamo scriteriati», sottolinea Conte. «Sono entrambe misure prioritarie, entrambe nel contratto di governo. Si partirà da entrambe le misure con meccanismi graduali nella fase di attuazione. Sono riforme di ampio respiro e segneranno una svolta nella vita degli italiani’», assicura il premier Conte, che tranquillizza anche l’Europa. «L’uscita dall’euro non è nel contratto di governo. Il governo del cambiamento, che io ho l’onore di presiedere, è pienamente a favore dell’Europa, ma un’Europa che ritrovi nuovo slancio e uno spirito solidale».

Il premier ha ribadito la sua vicinanza a Salvini nello scontro con i giudici. «capisco lo scoramento di Salvini e se fossi ancora un avvocato lo difenderei, sarebbe stimolante». Anche sulla pace fiscale,  cara al vicepremier leghista, arriva l’ok di Conte: »Non è un condono, è una riforma organica che permette ai contribuenti di mettersi in pari per entrare in una nuova disciplina fiscale». Anche sulla presidenza Rai, Conte  difendendo la candidatura di Marcello Foa: «Spero si possa recuperare la sua presidenza».

 

Commenti

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  • Pino1° 9 Settembre 2018

    Questo presidente del consiglio onora fortemente la carica restituendogli piano piano la digniità che la presenza di veri cessi umani e politici avevano degradato come funzione istituzionale e carica !
    Sì, bravo pres.te Conte ! ed andando bellamente in ‘tasca’ a tutti vai a sostenere l’esame di inglese legale, se ne gioverebbe grandemente l’università e gli studenti se un domani tornassi ad insegnare !
    A U G U R I !!!!!!

  • Del Mondo Raffaele 8 Settembre 2018

    Ha perfettamente ragione non credo ci sua qualcuno di Destra o di Sinustra che oensi il contrario. Fatevene una ragione Fdi e Fi il patto du ferro non verra meno. Non fatevi illusioni. Diventerete dei partiti da prefisso tdlefonico. Cordiali saluti