La Francia come l’Italia: confiscato un milione di euro a Marine Le Pen
Ammonta a un milione di euro la cifra confiscata al Rassemblment national (ex Front national) di Marine Le Pen. La Corte d’Appello di Parigi ha infatti confermato «in linea di principio» la confisca decisa a luglio dai giudici di istruzione incaricati dell’inchiesta sui sospetti impieghi fittizi al Parlamento europeo. Allora l’importo da “bloccare” era stato però quantificato in due milioni. I fondi sono l’anticipo del finanziamento pubblico che il partito avrebbe dovuto ricevere all’indomani della prima sentenza.
A dare l’annuncio della conferma della confisca e della sua nuova entità è stata la stessa procura. Rodolphe Bosselut, avvocato di Marine Le Pen, ha parlato di «una prima vittoria». «Ma credo – ha aggiunto – che presenteremo ricorso contro il principio stesso di confisca che mi sembra essere un argomento e un vero problema».
Marine Le Pen e il suo Rassemblement national avevano duramente contestato la confisca, parlando di «un colpo di mano» dei giudici, un «assassinio politico» e una «persecuzione»: nel concreto, il provvedimento aveva privato il Rn di una parte dell’anticipo che avrebbe dovuto ricevere all’inizio di luglio sui finanziamenti pubblici – 4,5 milioni di euro all’anno – calcolato sulla base dei risultati alle legislative. «Confiscando la nostra dotazione pubblica senza sentenza su questo pseudo caso degli assistenti, i giudici applicano la pena di morte “a titolo conservativo”», aveva scritto Le Pen su Twitter.
Metodi sinistrosi cara signora Laura, ma credo che le prossime votazioni europee porranno fine a tutte queste nefandezze.
perchè il potere che ci stringe la cinghia intorno al collo E’ LO STESSO
le banche globaliste e la finanza miondialista (in mano a dodici famiglie…)
e quindi i metodi sono gli stessi (strozzare, rendere debitori, impoverire)
metodi che nella storia hanno sempre utilizzato.