A Milano tutti pazzi per l’apertura di Starbucks: decine in fila fin dal mattino (video)
Numerose decine di persone si sono messe in fila, stamattina, a Milano, per l’apertura al pubblico del primo negozio italiano di Starbucks. La fila girava intorno all’ex palazzo delle Poste, ora sede del punto vendita del colosso di Seattle, trattenuta dalle transenne e monitorata dal personale delle sicurezza privata. Molti gli appassionati, ma tanti anche i curiosi: lo Starbucks milanese è anche la prima “Reserve roastery” d’Europa, una sorta di torrefazione deluxe per la quale, a giudicare dalle foto degli interni, non si è badato a spese.
Lo spazio della caffetteria è enorme e prestigioso: 2300 metri quadri a due passi dal Duomo. In grande stile anche la serata inaugurale che si è tenuta ieri e, benché funestata dalla pioggia, ha visto arrivare una folla di ospiti vip e cittadini incuriositi, con naturale effetto moltiplicatore di post sui social. A destare interesse è anche l’approccio fusion di questo punto vendita: al fianco dei tradizionali frappuccini e muffin, infatti, qui saranno venduti anche espressi italiani, anche se realizzati con miscele selezionatissime, e dolci che più milanesi non si può visto che a fornirli sarà la storica pasticceria Princi.
L’Unione consumatori, però, ha fatto notare che questa offerta così particolare e selezionata non sarà esattamente a buon mercato e, anzi, avrà un prezzo decisamente al di sopra di quelli di mercato: dall’1,80 euro del caffè ai 3,50 dell’americano, fino ai 4,50 euro del cappuccino. «Bene l’apertura di Starbucks, siamo sempre per una maggiore concorrenza, peccato – ha fatto notare il presidente dell’associazione, Massimo Dona – che il prezzo del caffè espresso sia decisamente esagerato: l’80% in più rispetto alla media milanese».
Che paese……… Ma va bene così tanto ormai siamo finiti, una nazione di fessi!
Per un caffe cosi schifoso se lo avrebbero potuto risparmiare.
In italia facciamo il caffè piu buono del mondo e questi fanno la fila per una ciofeca imbevibile.