Terremoto Molise, allarme dei geologi: politiche di prevenzione al palo

22 Ago 2018 12:13 - di Redazione

Allarme dei geologi per il Molise. Una regione che, benché periodicamente afflitta da eventi sismici anche di magnitudo significativa nonché da ripetuti fenomeni franosi connessi al dissesto idrogeologico, “permane in una preoccupante situazione di stallo nella programmazione e attivazione di politiche volte alla prevenzione e gestione dei rischi naturali connessi sia alle reti infrastrutturali esistenti (viabilità, reti idriche e fognanti etc..) che a interventi di miglioramento o adeguamento sismico di strutture strategiche quali scuole, ospedali, caserme”. Insomma è una vera e propria denuncia quella dell’ordine dei geologi del Molise. Per i geologi, il ritardo accumulato nella conduzione di studi conoscitivi locali (come il progetto Carg, ovvero Cartografia geologica e geotematica, o la microzonazione sismica) e nell’adeguamento degli strumenti urbanistici e delle leggi regionali, non consente una oculata gestione del territorio con conseguenze evidenti anche in caso di eventi relativamente modesti. A precludere la pianificazione e lo svolgimento sistematico di attività utili, denunciano ancora i geologi molisani, concorrono anche la smobilitazione di importanti presidi territoriali, quali l’ufficio sismico e il Servizio Geologico Regionale, e la carenza della figura professionale del geologo nelle pubbliche amministrazioni territoriali. In più, “stante la generale vetustà del costruito sul territorio, le precarie condizioni in cui versano importanti arterie di comunicazione della Regione, l’esposizione al rischio di numerosi edifici scolastici, si impone la tempestiva esecuzione di rilievi, indagini e verifiche mirate e quantitative, e in funzione delle risultanze di questi ultimi, la definizione di oculati interventi di manutenzione, mitigazione ed adeguamento, in ordine di priorità”. Temi che saranno affrontati nel corso della conferenza stampa indetta per il 28 agosto a Campobasso.

Commenti

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  • Angela 23 Agosto 2018

    Penso sia davvero urgente fare controlli degli edifici pubblici,in primis le scuole,le strade,i ponti ,ospedali ecc…sarebbe anche opportuno, insegnare nelle scuole,come comportarsi in caso di scosse telluriche,e sarebbe auspicabile mettere in sicurezza le zone a più rischio sismico…meglio prevenire perché si sa benissimo che tutta l’Italia è a rischio terremoti,e tutti i giorni si verificano sul nostro territorio scosse sismiche,molte impercettibili,e alcune invece sentite dalla popolazione.Bisogna attuare al più presto un monitoraggio serio su questo problema .