Tav e grandi opere, la Lega “convince” il M5S: no a logiche da centri sociali
L’estremismo dei No-Tav rispedito al mittente, Salvini lo dice chiaro e tondo, i Cinquestelle costretti a “ragionare” e a inserire la retromarcia, sia pure con cautela. Sulle grandi opere, dopo i contrasti, si va verso l’intesa. Nella Lega c’è ottimismo, una soluzione si troverà anche perché sarebbe follia sposare le tesi dei centri sociali. Sui dossier delle infrastrutture e dell’Ilva l’obiettivo è quello di trovare un accordo intelligente «per andare avanti e non tornare indietro», dal momento che il Paese necessita di infrastrutture moderne e di acciaio per le imprese.
Di Maio – Le precisazioni arrivano al termine di una giornata in cui il leader M5S e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha corretto le dichiarazioni dei grillini sulle grandi opere, dando segnali di apertura: «Noi non abbiamo come Cinquestelle un pregiudizio sulle grandi opere. Ci sono soldi che si spendono per fare opere e opere che si fanno per spendere soldi», ha detto il vicepremier pentastellato.
Siri – Poi è intervenuto il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri che, ai microfoni del Tg1 – parlando delle distanze con il M5S sulle questioni Tap e Tav – ha sintetizzato così la posizione della Lega: «La politica è l’arte delle intese. Ne stiamo discutendo, non credo ci siano pregiudizi da parte del M5S. È giusto occuparsi delle zone del nostro Paese dove mancano ferrovie e strade ma questo non è da contrapporre al ruolo che l’Italia deve avere nelle grandi opere».
Salvini – «Le infrastrutture servono, servono strade più belle e ferrovie nuove, io voglio andare avanti», ha specificato Matteo Salvini. Quanto alla Tav, «il discorso è più lungo. Bisogna calcolare fino all’ultimo centesimo . Aspetto i risultati degli studi. In linea di massima, culturalmente sono più per fare che per disfare. Se non fare la Tav ci costasse due, tre o quattro miliardi, è chiaro che andrebbe fatta». E ancora, «ci sono fior di tecnici e di docenti che stanno valutando il rapporto costi-benefici delle grandi opere pubbliche in via di realizzazione. Dai nostri dati, sembra che i benefici superino i costi nel caso delle pedemontane, del Terzo Valico e del Tap, che ridurrebbe del 10% il costo dell’energia per tutti gli italiani».
Gli svizzeri e gli austriaci, paesi su cui transitano molte merci, hanno risolto parte dei loro problemi obbligando gli autotrasportatori a caricare sui vagoni ferroviari i loro mezzi. per farlo hanno dovuto ammodernare le loro ferrovie. Ma se non ci sono ferrovie adatte come pensiamo di far circolare le merci. Invito il ministro Toninelli a percorrere la tangenziale ovest di Milano e il tratto cittadino dell’autostrada per Venezia a Cormano una mattina qualsiasi dopo le ferie. Si viaggia fra due trincee di autotreni e si respirano i loro gas di scarico. Ma chi abita nelle amene valli montane che ne sanno del dramma dei milanesi quando devono spostarsi per lavoro o per recarsi in ospedale schiacciati dalle ZTL cittadine e le centinaia di migliaia di autotreni che circolano sulle autostrade di Milano.
Quando una cosa si inizia bisogna portarla a termine. Non ha importanza chi ha dato il via ma l’importante è dimostrare – dati alla mano – che quello che si deve fare deve essere un beneficio e non uno spreco.Se la TAV è un beneficio, vuol dire che è necessario, per il bene del Paese, andare avanti senza pregiudizi e ironia.Al diavolo i no tav e chi vuol vedere l’Italia in ginocchio!
Toninelli dice che la Tav non serve perché il commercio è in diminuzione?.
Qualcuno riuscirà mai a fargli capire che se il commercio (fra noi e Francia) diminuisce, il motivo è che con i tir è molto più costoso che con la ferrovia?. Qualsiasi prodotto a parità di costo iniziale e di qualità non è competitivo in Francia con il medesimo prodotto spagnolo o tedesco, già collegati con la TAV.
E che se e da quando la Tav sarà finalmente completata con le gallerie sotto allo stretto di Messina, i prodotti alimentari siciliani, sopratutto i deperibili, saranno competitivi con quelli spagnoli che con la Tav arrivano a Parigi in giornata? Più posti di lavoro reali e meno reddito di cittadinanza.
E per i ***** ambientalisti a parole, Toninelli ha fatto il conto di quanti tir sparirebbero con la Tav? Lo sa che i treni della Tav vanno a corrente elettrica e non a gasolio? Qualcuno riuscirà a farglielo capire non con emendamenti alla Camera, ma buttandogli numeri e dati sulla piattaforma Rousseau, se gli daranno il permesso di entrare in nome dalla democrazia?
Questa è musica per le mie orecchie. Abbiamo ferrovie da terzo mondo anche in aree sviluppate, entro i confini italiani c’è l’unico stato europeo privo di collegamenti ferroviari (San Marino). Ci sono zone dove girano (pressocché vuote) esclusivamente ex-littorine di ottanta anni fa, revisionate finché si vuole, ma con accessi che sono vere e proprie barriere architettoniche. Quindi, linee nuove, mezzi nuovi, offerte intelligenti, non, tanto per fare un esempio,come quell’assurdo collegamento Bologna Centrale – Bologna Aeroporto, quando dalla stazione di Calderara/Bargellino (su una linea già esistente, è la Bologna – Verona), con una navetta a trazione elettrica o con 4 km di binario normale, si sarebbe speso meno della metà e si sarebbe fornito un servizio appropriato.
.. tagliare Torino dalle future rotte turistiche e commerciali per avvantaggiare la sola Milano e prosciugare l’ intero Piemonte delle sue attività nell’ arco dei prossimi trenta, quarant’ anni.
Se la metta in quel posto la sua felpa colla scritta “Milano”, disgraziato d’ un falso leader!
Penso che alcune grandi opere debbano essere realizzate ,l’Italia non può permettersi di essere il fanalino di coda dell’Europa,quindi che si incomincino i lavori tanto al nord quanto al sud.
Cara Laura, non farti illusioni, è come il mantra “pagare tutti, pagare meno”, se l’evasione sparisse d’incanto, troverebbero sicuramente il sistema per sperperare il gettito aggiuntivo favorendo gli amici degli amici. Il contribuente più volte sodomizzato non avrebbe nessun beneficio ne sconto fiscale.
E’ tutto regolare, la logica folle della decrescita felice porta alla rinuncia di tutte le opere strategiche per un’economia competitiva, meglio vivere di sussidi e togliere ai privati che hanno creato ricchezza per se e per gli altri. Pura logica maxista-leninista da Venezuela di Maduro. Gli atti e i desiderata di questi primi mesi vanno tutti in questa direzione………..SalVini sta perdendo voti velocemente.
Laura non discuto sulla convenienza della TAV e della TAP ma sull’ultima affermazione si. Conosco il sud italia quasi quanto il nord e ti posso giurare che al sud ci sono strade che al nord, nord est ci sogniamo; Da Foggia a Bari ci sono una serie di arterie belle larghe che noi non abbiamo, 2 superstrade ( 16 bis e 98 ) ed una autostrada. Da Milano a Venezia o Trieste c’è una autostrada a 3 corsie sempre intasate (Non chiedo di aumentare ulteriormente le corsie ma di trasportare le merci sui binari ferroviari SI ) ed una strada statale piena di curve, ad un’unica corsia per senso di marcia etc. Sono 40 anni che si buttano soldi al sud per strade autostrade etc. Sarebbe utile invece poter trasportare le merci da Lecce a Milano, Bologna, Verona, Bolzano,Venezia con la ferrovia:Darebbe posti di lavoro e molto minor inquinamento. Sarebbe utile al Sud un nuovo acquedotto ma costerebbe quasi quanto l’attuale debito pubblico italiano.
Tap è strategica per due grandi motivi, costi abbattuti seriamente per il fabbisogno energetico
e asse con Trump e gli Usa nel caso di cessazione del QE da parte della bce a favore dei nostri titoli di Stato.
Tav non credo sia molto conveniente anzi ci si rimettono molti soldi anche le altre citate…
mentre sono fortemente occorrenti grandi opere al Sud; strade autostrade ferrovie acquedotti etc.etc.
(FDI promotore, spero)