Salvini a Berlusconi: «Ti rispetto, non digerisco la vicinanza dei tuoi al Pd…»
«Berlusconi? Io porto rispetto nei confronti di un uomo che ha fatto tantissimo in Italia, e che può essere criticato come chiunque altro. Da mesi mi risulta incomprensibile l’atteggiamento di Forza Italia, non solo sulla Rai ma su innumerevoli fronti». Lo dice il vicepremier Matteo Salvini intervistato da Il Foglio. «Alla fine dell’ultima legislatura -aggiunge- non è passata una legge che mirava a eliminare il rito abbreviato per reati particolarmente violenti. Tutti d’accordo tranne FI. Così pure sui vitalizi, sui provvedimenti in materia di lavoro… Una parte di FI è in sintonia più con il Pd che con il centrodestra. Alla quinta volta che FI vota con Renzi, il dubbio mi viene». Ma alle regionali in Abruzzo la Lega si allea con Fi o con il M5s? «Essendo la Lega un movimento autonomista, in questi giorni sto ascoltando gli abruzzesi, mi confronto con loro. A livello locale, esistono dei problemi, vedremo se superabili. Escludo alleanze organiche con i 5 Stelle, le posso dire però che non è scontato che la Lega, in assenza di un programma comune e di un candidato comune, vada con Fi».
Salvini: vorrei una Rai “rivoluzionata”
Poi Salvini si sofferma sul nodo Rai. «Foa è cresciuto a pane e Montanelli, invito tutti ad approfondire la sua storia personale di uomo libero, anticonformista, schietto. È l’amministratore delegato del Corriere del Ticino. Va bene tutto ma che i russi siano arrivati a conquistare Lugano mi pare fantasioso», dice. Sul rinnovamento dell’azienda di Viale Mazzini, il vicepremier sottolinea: «Conosco tante risorse interne lasciate ai margini, confinate nell’ufficio “x” perché prive di raccomandazione, né parenti né amici di Tizio e Caio. Io sogno una Rai che potenzi le realtà produttive a livello locale, quindi Napoli, Torino, Milano, e che smetta di essere romanocentrica. A differenza di chi mi ha preceduto, mi auguro che si punti sulle testate regionali, nessuna chiusura. Poi i canali sono troppi, e mi piacerebbe che ci fosse almeno una rete senza alcun tipo di pubblicità. Non puoi campare – aggiunge Salvini – sia di denaro pubblico che di denaro privato, anche perché spesso la Rai fa concorrenza sleale al ribasso a tutte le altre emittenti private svendendo spazi pubblicitari. Fossi un consigliere di amministrazione, mi porrei l’obiettivo di scegliere: o canone o pubblicità, tutt’e due no. In prospettiva si dovrà mettere mano comunque a un’ulteriore riduzione del canone sul modello di alcune tv straniere». Si può ipotizzare la privatizzazione di una rete? «Perché no?».
«Confidiamo in una giustizia giusta»
Cosa farà la Lega per far fronte alla sentenza che le impone la restituzione di 49 milioni di euro? «Non so, ci inventeremo una megalotteria per raccogliere soldi che non ho mai visto e mai vedrò nel corso della mia intera esistenza. Confidiamo in una giustizia giusta che non chieda a me e alla Lega di rispondere di eventuali, sottolineo eventuali giacché non esiste una sentenza definitiva, errori, reati od omissioni risalenti a dieci anni fa», puntualizza Salvini. «Se, come mi spiegano gli avvocati – aggiunge – si contesta l’impiego erroneo di tre o quattrocentomila euro, allora questi te li ridò. Ma come faccio a darti cinquanta milioni di euro che non vedrò mai?». Salvini si richiama alla presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva: «Ho visto che c’è stato un solo precedente di confisca preventiva senza una condanna passata in giudicato: è successo in Turchia. Mi piacerebbe vivere in un paese più evoluto».
Mollate Berlusconi e il suo partito-azienda, costi quel che costi, prima che sia troppo tardi.
peccato che non ve ne siate accorti prima!! il silvio è sempre stato così..altro che prima gli italiani..prima le sue aziende!!