Roma, rumeno vuole scendere dal bus fuori fermata. E prende a calci l’autista

8 Ago 2018 11:19 - di Gianluca Corrente

Un altro caso di aggressione ai danni di un conducente di Roma Tpl in servizio su un bus di linea. Nella tarda serata di ieri, un cittadino rumeno di 34 anni, con precedenti, stava viaggiando a bordo del bus ”982” quando si è avvicinato alla cabina del conducente intimandogli con veemenza di fermare il mezzo per farlo scendere. L’autista, un romano di 54 anni, gli ha spiegato che non poteva far scendere alcun passeggero se non alle fermate previste sul percorso: a quel punto il 34enne è andato su tutte le furie iniziando, dapprima, a colpire i vetri della cabina, poi sferrando calci e pugni all’incolpevole conducente. I Carabinieri della Stazione Roma Parioli in transito proprio in quel momento su via Filippo Civinini, dove nel frattempo il bus si era fermato a causa del parapiglia, sono intervenuti d’iniziativa per bloccare l’esagitato, arrestandolo con le accuse di interruzione di pubblico servizio, lesioni personali e danneggiamento. L’autista del bus, trasportato al Policlinico ”Umberto I” è stato medicato e dimesso con 7 giorni di prognosi per contusioni varie mentre il suo aggressore, trattenuto in caserma, è in attesa di comparire davanti ai Giudici di piazzale Clodio per l’udienza di convalida.

Commenti

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  • stefano ferrioli 9 Agosto 2018

    La capotreno ha fatto benissimo! Andrebbe premiata! Certa gente ha rotto proprio i ” c******!”

  • FABIO MASSIMO PURGATORIO 9 Agosto 2018

    Tanto tra 2 gg. Sarà in libertà grazie ai nostri magistrati!!!
    POVERA PATRIA MIA…TERRA DI NESSUNO…

  • lamberto lari 9 Agosto 2018

    Dobbiamo vigilare sull’operato dei giudici che devono applicare le leggi non interpretarle….sino a quando permetteremo ai magistrati di gestire la giustizia in modo ingiusto, fazioso e fantasioso oltre che opportunistico non saremo in un paese libero e democratico. In un paese dove i politici che intendono avviare provvedimenti di modifica delle procedure del c.c. e del c.p. sono ricattati proprio dai magistrati che come cani da guardia vigilano sulla loro …indipendenza che tradotto significa facciamo quello che vogliamo e le sentenze vanno rispettate. L’Italia ha fame di giustizia molta fame di correttezza e imparzialità altro che magistratura indipendente. A proposito esiste un organo super partes che vigila sulla correttezza dell’operato dei giudici??? un organo a cui appellarsi per la verifica della correttezza delle procedure attuate per la raccolta degli elementi per la corretta valutazione dei contenziosi e se, sui successivi provvedimenti, ci siano le dovute congruità???

  • Giacomo 9 Agosto 2018

    Ma no….dai poverino pretendeva di decidere lui dove scendere, al suo paese sarebbe già in galera per aggressione a pubblico ufficiale in servizio, qui dobbiamo aspettare il pm di turno, magari che poi si mette nei suoi panni e lo lascia andare per fare danni ulteriormente.

  • Giuseppe Tolu 8 Agosto 2018

    Terra di nessuno, ognuno fa quello che più gli pare e piace alla faccia della istituzioni. Capito a che punto siamo arrivati con il passato governo?