Roma, pugni in faccia agli sconosciuti: anziani e donne tra le vittime prescelte

9 Ago 2018 13:30 - di Gianluca Corrente

Pugni in faccia ai passanti, violenze di ogni genere agli sconosciuti, minacce. A Roma accade anche questo. E alla fine è stato arrestato C.F. di 34 anni, che viveva in un camper. Molti gli episodi che sono stati denunciati agli agenti. Il 17 novembre scorso, si è presentato in commissariato un cittadino denunciando di essere stato aggredito senza alcun motivo mentre rincasava nel quartiere Ostiense. In particolare, un uomo che non conosceva, gli aveva sferrato all’improvviso un violento pugno e poi si era allontanato. Non solo, lo aveva anche minacciato dicendogli:  «…non ti avvicinare se no ti ammazzo, sei stato tu che mi sei venuto addosso». Il colpo violento ricevuto gli aveva causato la perdita del dente incisivo superiore sinistro. Sempre lo stesso giorno un’altra aggressione dello stesso tipo aveva avuto come vittima un anziano signore in compagnia della moglie. Anche lui era stato colpito con un pugno al volto. Il 18 luglio l’ennesimo episodio, stavolta ai danni di una donna che passeggiava e che forse era intenta a guardare il proprio smartphone. All’improvviso, con una violenta spallata, era stata scaraventata a terra. Il risultato: polsi fratturati con infrazione dell’ultimo osso della colonna vertebrale, con prognosi medica di 30 giorni.

Riconosciuto dalle foto l’uomo dei “pugni in faccia”

A questo punto grazie a un’intuizione investigativa effettuata da personale della Squadra di Polizia Giudiziaria, partendo dalle sole descrizione fornite dalle indifese vittime, si è riusciti a identificare l’autore delle aggressioni del ”pugno in faccia”, riconosciuto anche dalle parti offese in fotografia. L’autore di tutte queste aggressioni, fatte a caso nei confronti di persone impreparate a difendersi, hanno fatto capire che si trattava di un soggetto dedito da anni alla violenza, alla minaccia e alla molestia di altre persone. L’aggressore era stato sottoposto, già in passato, a misure cautelari per reati commessi mediante violenza su cose e persone nonché con reati di natura persecutoria.

Commenti

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  • Laura Prosperini 10 Agosto 2018

    ed era ancora libero di perpetuare i reati????
    questo è il problema.
    Se non si da neanche il carcere a chi aggredisce e percuote un pubblico ufficiale (caso di questi giorni) poi s’incentivano comportamenti del genere
    quantomeno non si attuano le deterrenze auspicabili.
    Se è un problema di carceri, costruiamone delle altre ma non si possono lasciare liberi di perpetuare i crimini certi soggetti

  • enrico 10 Agosto 2018

    OCCHIO PER OCCHIO