«I migranti andrebbero annegati»: post di una dottoressa fa scoppiare l’inferno
«I migranti andrebbero annegati al largo». La frase scritta su Fb da una dottoressa della Usl Umbria 2, precisamente del Pronto soccorso di Spoleto, sul gruppo Doctorsinfuga, circa 40 mila iscritti, intervenendo in un dibattito sui migranti sta suscitando un putiferio. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Messaggero.
La dottoressa è intervenuta nel dibattito riferendosi ai migranti che negli ultimi tempi hanno colpito molti camici bianchi iscritti a quel gruppo Fb. La segnalazione è arrivata a Selvaggia Lucarelli che su Twitter ha postato e rilanciato: «Dal gruppo fb Doctorsinfuga, 40 000 iscritti. La dottoressa Gloria, che come è facile evincere dalla parole misericordiose, opera presso l’ospedale della MISERICORDIA». Questo il post della dottoressa del Pronto soccorso ora nella bufera: «Io credo che i diritti umani siano quelli dei poveri anziani abbandonati o vuoi di africani, quei poveri bambini che muoiono di fame davvero denutriti, cachettici. Non esistono diritti umani per quattro negracci che ci invadono e arrivano con Nike e tute firmate e trippe piene. Solo un errore viene ad ora commesso: andrebbero annegati al largo».
Parole che hanno fatto accapponare la pelle a diversi colleghi iscritti al gruppo in cui è comparso il commento e la Usl Umbria 2 ha avviato un procedimento disciplinare a carico della professionista, come conferma il direttore generale Imolo Fiaschini: «Come da contratto – ha detto a Umbria24 – è scattata la richiesta di chiarimenti da parte del primario, che ne detiene la competenza e che poi relazionerà all’ufficio provvedimenti disciplinari, per gli eventuali provvedimenti del caso. In questa fase – dice Fiaschini – evito qualsiasi commento che sarebbe inopportuno in virtù del percorso disciplinare avviato, fermo restando che ho chiesto al primario di descrivermi la professionista, da lui giudicata seria e irreprensibile sul posto di lavoro».
A intervenire anche l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini: «Affermazioni di questo genere, che non rispettano la dignità delle persone, non sono mai tollerabili e risultano ancora più gravi se fatte da chi ricopre certi ruoli e dovrebbe essere impegnato a garantire un servizio pubblico essenziale, come la tutela della salute. La sanità umbra è un’eccellenza al livello nazionale e si è sempre contraddistinta per la grande professionalità, umanità e solidarietà dei suoi operatori. Questa storia rappresenta un caso isolato, che non scalfisce in alcun modo questi valori, che continueremo a promuovere a tutti i livelli».
Sono pienamente d’accordo con la dottoressa , merita una medaglia.
Sicuramente la dottoressa con il lavoro che fa conosce molto bene i modi di fare della maggiorannza degli immigrati .. e certamente meglio di quelli che li vedono solo passare per strada.
Totalmente solidale con la dottoressa Gloria! con quello che costa mantenere e far navigare le navi delle ong, sfamerebbero tutta l’africa, quella che veramente muore di fame.
Ha perfettamente ragione,brava dottoressa
bisogna aprire un’inchiesta contro i dirigenti usl, alla dottoressa bisogna dare una medaglia.viva ITALIA
bhe che ha detto di male …e se lo dice una dottoressa ppi…