I francesi sconfessano Macron: non vogliono più accogliere clandestini

18 Ago 2018 17:44 - di Guglielmo Gatti

La Francia e i francesi non ne possono più dell’accoglienza, nonostante quello che dice il loro presidente Emmanuel Macron. Il 54% dei francesi infatti si oppone all’accoglienza di una quota dei clandestini soccorsi nel Mediterraneo. È il risultato di un sondaggio effettuato dall’Ifop per il magazine Atlantico. Per il 46% del campione (rispetto al 42% di un sondaggio analogo realizzato a giugno) è invece opportuno che ”i migranti che arrivano a decine di migliaia sulle coste greche e italiane vengano divisi tra i diversi Paesi europei e che la Francia ne accolga alcuni”. Il sondaggio è stato realizzato tra il 14 e il 16 agosto su un campione di 1004 persone. C’è insofferenza in Francia anche per il fatto che sempre più medici stranieri approdano in Francia: nel 2016 tra i nuovi iscritti all’Ordine 1 su 5 era laureato all’estero. Una migrazione favorita inizialmente dalle istituzioni sanitarie – e sostenuta da “esperti” di sanità- nella speranza che si potesse fare fronte al fenomeno decennale della desertificazione medica, ovvero la mancanza di camici bianchi in molte aree del Paese meno attraenti per i professionisti. Speranza vana, secondo i dati del Consiglio nazionale dell’Ordine francese, che evidenziano la stessa propensione dei camici bianchi stranieri a esercitare la professione nelle medesime aree scelte dai colleghi francesi ed evitare quelle abbandonate, sia per la libera professione sia per il lavoro dipendente. Insomma, l’afflusso di medici stranieri in Francia non solo non ha aiutato a colmare il divario nell’offerta delle cure sul territorio d’oltralpe – si legge sul giornale professionale Le Quotidien du medicin – ma ha ridotto la disponibilità di professionisti nei Paesi di origine, soprattutto in Nordafrica: nel 2017 il presidente dell’Ordine dei medici algerino aveva denunciato l’emorragia di professionisti formati nel Paese mentre il suo omologo tunisino ha stimato che a gennaio 2018 il numero dei nuovi iscritti che lascia la Tunisia per lavorare all’estero si attestava al 45%, quattro volte più del 2012 dei nuovi iscritti.

Commenti

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  • Ferruccio Silvano Bravi 18 Agosto 2018

    Un dio pietoso e giusto acceca chi vuol perdere; comunisti, dominus papa e negrieri vari sono definitivamente emarginati e col piede nella fossa.

  • Giuseppe Tolu 18 Agosto 2018

    Ma guarda un po’ te….