Gasparri: Bonisoli è un ignorante. Vada alla National Gallery per imparare
«Non conosco il ministro Bonisoli, ma ho ascoltato, sconcertato, le sue dichiarazioni in Tv nelle quali affermava che gli stranieri, venendo in Italia, non capirebbero la gratuità dei musei. Abbiamo un ministro che non conosce la realtà. Se fosse stato almeno una volta a Londra nella vita, avrebbe visto che la National Gallery, uno dei più importanti musei del mondo, è ad accesso gratuito». Maurizio Gasparri commenta provocatoriamente l’iniziativa del ministro per i Beni culturali sull’abolizione dell’obbligo delle domeniche gratuite per i musei, voluto dal suo predecessore Dario Franceschini.
Gasparri: Bonisoli non sa quello che dice
Un’uscita che ha scatenato un putiferio di polemiche. «Pertanto – sottolinea il senatore di Forza Italia – gli stranieri non si meraviglierebbero affatto di una possibilità di fruizione gratuita del nostro patrimonio artistico e culturale. Questa affermazione da sola giustificherebbe le sue dimissioni. L’ignoranza è un diritto ma quando se ne abusa e si è ministro della Cultura, bisognerebbe andarsene a casa travolti dalla vergogna». Nel chiarire la sua posizione Bonisoli, travolto dalle critiche, infatti ha detto: «Penso ad esempio a Pompei: chi ci va a novembre? Magari la prima o tutte le domeniche di quel mese si può aprire gratis perché non c’è tanta gente. Il problema è quando si viene costretti dal ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis».
Concordo con Rino, ed inoltre suggerirei a Maurizio Gasparri un poco di buonsenso senza sparare sempre cavolate.
Il Sig. Rino ha ragione.
Il ridicolo inaugurato da Franceschini continua. Si aboliscano le decisioni assurde del ministro PD, ma del tutto, a cominciare dai direttori stranieri e l’uso improprio dei musei. Soprattutto si tolgano le gestioni a coperative private che hanno fatto raddoppiare i biglietti e si ripristini l’ingresso gratis agli anziani che potrebbero portarci agevolmente i nipoti. Non è pensabile che un anziano si metta in coda per ore la prima domenica del mese. Quando una legge è sbagliata, bisogna avere il coraggio di cancellarla.
Concordo.