Dopo Jesolo, stuprate 2 italiane a Pescara e in Calabria: fermati 2 senegalesi
Ancora stupri. Ancora giovani donne vittime di agguati che, nel giro di pochi, drammatici istanti, si trasformano in sopraffazione violenta che genera orrore, lasciando un segno indelebile nel corpo e nell’anima. E ancora una volta, dopo il terribile caso della 15enne aggredita a Jesolo, anche negli ultimi due casi registrati da Pescara alla Calabria, gli orchi hanno il volto di due immigrati senegalesi, stranieri accolti e pronti a rispondere all’ospitalità con la ferocia di un atto inaccettabile.
Stupri in Abruzzo e in Calabria: nel mirino degli inquirenti 2 senegalesi
Dunque, dopo quello di Jesolo, la cronaca quotidiana rende conto di altri due stupri compiuti solo nelle ultime ore in due diverse zone dello Stivale: uno a Pescara, in Abruzzo, e uno a Botricello, in Calabria. E, come anticipato in apertura, in tutti e due i casi i presunti autori delle violenze sarebbero immigrati senegalesi. Il primo, stando a quanto trapela, un 61enne, che avrebbe aggredito e violentato una 39enne pescarese nelle vicinanze della stazione ferroviaria, poi arrestato dalla polizia. Il secondo, invece, sarebbe un 30enne animatore in un villaggio turistico, denunciato dalla sua vittima: una 30enne calabrese.
Stupro a Pescara: arrestato immigrato sposato con un’italiana
Secondo quanto ricostruito fin qui dagli inquirenti al lavoro sul caso, nella città abruzzese lo stupro sarebbe stato compiuto sabato pomeriggio, e come riporta, tra gli altri, il sito del Tgcom 24 in queste ore, «la donna sarebbe stata avvicinata nella zona antistante la stazione ferroviaria, dove è situato anche il terminal dei bus, e poi trascinata in una zona meno in vista dove si è consumato lo stupro». Inferta la violenza, poi, lo straniero avrebbe cercato di allontanarsi velocemente, ma alcuni viaggiatori presenti in zona, richiamati dalle urla della vittima, lo avrebbero bloccato prima che l’uomo riuscisse a far perdere le sue tracce. La donna è stata quindi soccorsa dal personale del 118 e trasportata in ospedale. E non è tutto: una volta preso in custodia dalla polizia, come riportato sempre dal sito del Tgcom24, è emerso che il 61 senegalese risulta «sposato con un’italiana e ha già avuto problemi con la giustizia per maltrattamenti in famiglia e altri reati».
Animatore senegalese accusato dello stupro in Calabria
E in un contesto più o meno analogo si è consumato anche il secondo stupro rimbalzato all’orrore della cronaca di queste ultime ore: a Botricello, nel Catanzarese, il presunto autore della violenza sarebbe un ballerino e animatore nei villaggi turistici del Belpaese, in Italia da circa 15 anni, individuato poco dopo la denuncia della sua vittima e quindi trasferito dalla struttura dove lavorava in un altro villaggio. La drammatica vicenda è stata ricostruita dalla donna vittima del sopruso ai carabinieri che, raccolta la denuncia, hanno avviato gli accertamenti. Sembra che la 30enne avrebbe riferito agli investigatori di conoscere da qualche tempo il giovane straniero, ma che comunque quest’ultimo avrebbe abusato di lei con la forza. La vittima, dopo la violenza, si sarebbe recata in ospedale, accompagnata da un’amica, dove le è stato refertato quanto da lei subìto contro la sua volontà.
insisto qui ci vuole una bella castrazione…e non chimica,hahhaha
bene bene facciamoli entrare tutti sti negri stupratori tanto in italia qualche fesso pensa solo a indagare salvini
Castriamoli
Castriamoli e rimandiamoli a casa loro.
Kaput
Ma che cosa fate in Italia??? Incominciate a applicare la pena di morte per stupro.
Vediamo poi di paragonare, sempre s’è vero, questo particolare con quello dei due allievi poliziotti. A meno che questi non di siano integrati del tutto.
La Boldrini, le femministe e le anime bella della sinistra dove cavolo sono???