Botta e risposta Rai: «Va eletto subito un presidente», «Deve essere Foa»
Indicare un nuovo nome per la presidenza per superare lo stallo seguito alla bocciatura di Marcello Foa, ma astenersi dal procedere alle altre nomine. E’ il diktat inviato tramite lettera dall’ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai al Consiglio di amministrazione di viale Mazzini «Si pronunci sulla scelta di un nuovo presidente dopo la bocciatura parlamentare di Marcello Foa», intima Davide Faraone, capogruppo Pd in commissione. In particolare, però, il presidente Alberto Barachini (Leu) chiede al cda di «astenersi dal procedere ad altri atti, quali, ad esempio, le nomine dei direttori di rete, di canale e di testata, in virtù dei poteri oggettivamente circoscritti e non dilatabili che lo statuto della Rai assegna al consigliere più anziano di età in mancanza di un presidente e di un vice presidente».
Non se ne parla: la Lega punta tutto su Marcello Foa e spera ancora in un via libera da Forza Italia e Silvio Berlusconi. «Se il Pd vuole nei fatti il bene della Rai abbassi i toni e rispetti i ruoli, aiutandoci a voltare pagina dopo la disastrosa gestione renziana», dicono gli esponenti leghisti. «La Lega è a disposizione anche ad agosto per arrivare alla soluzione più consona per la principale azienda culturale del Paese. All’interno dell’attuale Cda Marcello Foa rimane il professionista migliore per il ruolo di presidente». Così i deputati Massimiliano Capitanio e Paolo Tiramani, segretario e capogruppo in Commissione Vigilanza. Sull questione Rai e sul pressing della Vigilanza interviene il vicepremier Di Maio: «Per quanto mi riguarda, il Cda è pienamente operativo», ma ammonisce che «la legge dice che serve un’intesa tra i gruppi e fino a quando non c’è questa intesa, non c’è un presidente».