38 anni fa uccise John Lennon: il giudice gli nega la libertà per la decima volta
L’assassino di John Lennon rimarrà in carcere almeno altri due anni. La richiesta di libertà vigilata presentata dal 63enne Mark David Chapman, infatti, è stata respinta. Chapman uccise il cantante dei Beatles nel dicembre 1980. Il rilascio del killer di Lennon, si legge nel documento della commissione, sarebbe “incompatibile con il benessere e la sicurezza della società”. Chapman, che si è visto negare la libertà vigilata in 10 occasioni, potrà presentare una nuova richiesta ad agosto 2020.
L’omicidio di John Lennon
La sera di lunedì 8 dicembre 1980, 38 anni fa, Mark David Chapman sparò cinque colpi di pistola contro John Lennon davanti all’ingresso del Dakota Building, il palazzo di New York dove abitava con Yoko Ono, di fronte a Central Park. Quattro proiettili colpiscono l’artista, uno andò a vuoto. Sette mesi dopo, Mark David Chapman si dichiarò colpevole dell’omicidio di secondo grado e fu condannato a scontare una pena da 20 anni all’ergastolo. «Ho sentito qualcuno nella mia testa che diceva: ‘fallo, fallo, fallo», ha raccontato Chapman nel documentario “Volevo essere importante, volevo essere qualcuno”. Chapman all’epoca aveva solo 25 anni. Aggiunse inoltre che aveva valutato di uccidere anche Johnny Carson ed Elizabeth Taylor ma scelse Lennon motivato dal fatto che «Il suo appartamento a Central Park non era così nascosto». Agli atti dell’inchiesta è finita anche una foto (nell’apertura di questo articolo) dove Lennon firma un autografo al suo carnefice. Chapman lo aveva infatti avvicinato alcune ore prima, «ma non aveva avuto il fegato di sparare al cantante, perché era rimasto impressionato dalla sua cortesia».
La decisione del giudice Americano e giusta..