Giustizia: 9500 magistrati alle urne per eleggere i nuovo togati nel Csm

3 Lug 2018 17:42 - di Redazione

Magistrati alle urne per eleggere la nuova componente togata del Csm, il Consiglio Superiore della Magistratura, l’organo di autogoverno delle toghe. Accadrà nel prossimo fine settimana – l’8 e il 9 luglio – quando 9.500 magistrati saranno chiamati a votare per scegliere i propri rappresentanti, sedici membri togati. A sua volta, il Parlamento dovrà eleggere gli otto componenti laici. Tra i big in lizza, l’ex pm di Mani pulite Piercamillo Davigo, già presidente dell’Anm; Giuseppe Cascini, già segretario dell’Anm e pm nell’inchiesta Mafia Capitale e Sebastiano Ardita, pm siciliano antimafia. Nel dettaglio, dovranno essere eletti due magistrati di Cassazione; quattro pm; dieci giudici di merito. Dal momento che il sistema elettorale è maggioritario puro con una lista unica nazionale per ciascuna delle tre categorie da eleggere, risulteranno eletti i magistrati che, in ciascuna lista, riportano il maggior numero di voti.

Il Csm dovrà eleggere 16 componenti

Sempre proveniente dal pianeta giustizia, ma su un fronte diverso dal Csm, quello dell’avvocatura va registrato l’incontro, avvenuto nella sede del ministero della Giustizia, tra il Guardasigilli, il grillino Alfonso Bonafede, e Andrea Mascherin, presidente del Consiglio nazionale forense. Quest’ultimo ha riscontrato  «piena convergenza con il ministro su argomenti per noi molto importanti, quali la necessità di intervenire con una riforma organica sulla normativa del patrocinio a spese dello Stato a tutela dei soggetti deboli e l’opportunità di una rivisitazione migliorativa della norma sull’equo compenso».

Il Cnf incontra il ministro Bonafede

Mascherin ha richiamato altri argomenti sensibili per l’avvocatura quali l’istituto della prescrizione, la reformatio in pejus, la riforma dell’ordinamento penitenziario, le intercettazioni dei colloqui tra avvocato e assistito. È stato affrontato anche il tema dell’edilizia giudiziaria di Bari, su cui il mese scorso è intervenuto anche il Csm: «Ribadisco la mia convinzione, già espressa in altre occasioni – ha sottolineato Mascherin -, che il ministro terrà fede al proprio impegno di promuovere una soluzione immediata ed adeguata, come auspicato da tutti gli operatori del processo interessati, all’interno del capoluogo pugliese e non al di fuori di esso». Staremo a vedere.

 

Commenti

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  • Pino1° 4 Luglio 2018

    ? Ovvio, abbattimenti selettivi !

  • Giuseppe Forconi 4 Luglio 2018

    Nuove toghe al CSM ? Come si potrebbero controllare per evitare che ci siano troppe toghe ….
    “” ROSSE “” …… ????