Disastri a 5 Stelle: la ruota panoramica di Chioggia va smontata

14 Lug 2018 14:50 - di Guido Liberati

Quando si parla di Movimento 5 Stelle si concede spesso il beneficio del dubbio, perché finora “non hanno governato”. Un alibi che va a cadere col passare dei mesi. Infatti, in alcune località italiane, i pentastellati già amministrano da tempo. E hanno già avuto modo di fare danni. Prendete il caso di Chioggia. Amministrata da due anni dal sindaco grillino Alessandro Ferro. L’ultimo pasticcio riguarda la ruota ruota panoramica alta 33 metri a Sottomarina di Chioggia, per ammirare la laguna. La grande ruota “Around Chioggia”, del valore di mezzo milione di euro, è stata installata all’interno dello stabilimento InDiga, grazie a un accordo tra la ditta, la Rides solutions di Bergantino (Rovigo), il Comune e alcune sigle turistiche (Asa, consorzio di promozione Lidi di Chioggia, Confesercenti, Ascot). Si tratta di una giostra di grande impatto, con 24 vetture per 144 passeggeri, del peso di 120 tonnellate.

Il sindaco di Chioggia? Stesso pressappochismo della Raggi

Il progetto era stato annunciato con squilli di tromba dallo stesso sindaco Ferro. «Anche Chioggia avrà la sua grande ruota panoramica», aveva annunciato il sindaco grillino, «Dalla ruota sarà possibile ammirare il litorale, la laguna e il centro storico di Chioggia». È di queste ore la doccia fredda. La ruota va smontata pezzo per pezzo e rimontata a tre metri di distanza. I calcoli sono stati sbagliati ed è troppo vicina alla diga. Inutile dire di come i grillini siano corsi subito a fare scaricabarile. «I nostri uffici si sono adoperati nei tempi corretti: la ditta “Rides Solutions”, scegliendo questa delicata collocazione sull’arenile in area demaniale (e scartando la nostra proposta dell’area dell’arena), era al corrente fin da subito che l’iter sarebbe stato particolarmente complesso», si è difeso il sindaco Ferro. «Come ufficio demanio – ha aggiunto il vicesindaco Marco Veronese – avevamo dato parere positivo all’installazione, ma nel rispetto degli articoli 24, comma 2 e 85 bis del codice della navigazione. La prescrizione, contenuta anche nel codice dell’arenile, era chiara fin da subito: bisognava rispettare la distanza di 10 metri dai piedi della giostra ai margini della diga. Cosa che non è stata fatta». Insomma, va smontato e rimontato tutto.

Il metodo 5 Stelle: il rimpallo delle responsabilità

In una nota, l’opposizione di centrodestra, guidata dalla Lega Nord ha attaccato la giunta pentastellata: «La responsabilità dello stallo è solo dell’ammistrazione comunale che prima ne acconsente l’installazione, poi gioca a palla avvelenata tra i vari uffici, facendo rimbalzare la pratica qua e là, bloccando di fatto tutto l’iter autorizzativo! Sindaco e Giunta dovrebbero dirci se intendono continuare ad amministrare in questo modo la città, di certo non saranno i cittadini a dover pagare per le colpe altrui…». E il caso di Chioggia assomiglia in modo impressionante al modo di (non) governare dei grillini nelle altre città d’Italia. Leggi le dichiarazioni del sindaco Ferro e sembra di ascoltare Virginia Raggi con lo stadio della Roma. Solo che, nel caso di calcoli sbagliati, spostare uno stadio sarebbe leggermente più complicato.

Commenti

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  • Elisa 16 Luglio 2018

    Ma che articolo è questo!?! Ci sono delle norme da rispettare, e se non sono state rispettate è giusto che non ci sia stato il via libera. Possibile che per ogni cosa si debba fare sempre propaganda politica????