Conte e Salvini, l’ultimatum: «O accordo Ue o i migranti resteranno sulle navi»
Il governo è unito sulla questione dei migranti salvati dal barcone ed ora sulle navi militari italiane. E lancia un messaggio netto. Il presidente del Consiglio Conte sta lavorando per un accordo con gli altri Paesi Ue per una redistribuzione immediata dei 450 migranti recuperati a largo di Lampedusa. Se non ci saranno risposte dai partner europei, trapela da palazzo Chigi, in queste condizioni ai 450 non sarà consentito di sbarcare. In costante contatto con i ministri Matteo Salvini, Enzo Moavero e Danilo Toninelli e con i responsabili delle unità di soccorso, per la risoluzione di questa ulteriore emergenza, oggi stesso, proseguono le stesse fonti, verrà inviata al presidente Junker, a Tusk e agli altri leader europei una lettera volta a sollecitare l’applicazione immediata, anche in questo caso -viene specificato- dei principi europei affermati nel corso dell’ultimo Consiglio europeo di fine giugno. L’Italia, si sottolinea, non è più disposta a farsi carico in modo isolato di una problema che riguarda tutti i Paesi europei.
Tre ipotesi in campo
A tal proposito è intercorsa una lunga e cordiale telefonata tra il premier Giuseppe Conte e il ministro Matteo Salvini. A quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, sarebbero tre le ipotesi in campo: redistribuzione immediata dei 450 con altri partner europei; contatti con Libia per il loro eventuale rientro sulle coste libiche, da dove sono partiti; permanenza a bordo delle navi dove fare riconoscimenti ed esami richieste. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è in costante contatto con i ministri Matteo Salvini, Enzo Moavero e Danilo Toninelli e con i responsabili delle unità di soccorso, per la risoluzione di questa ulteriore emergenza. Si apprende da fonti di palazzo Chigi in merito alla nuova emergenza migranti. Oggi stesso, proseguono le stesse fonti, verrà inviata al presidente Junker, a Tusk e agli altri leader europei una lettera volta a sollecitare l’applicazione immediata, anche in questo caso -viene specificato- dei principi europei affermati nel corso dell’ultimo Consiglio Europeo di fine giugno. L’Italia, si sottolinea, non è più disposta a farsi carico in modo isolato di una problema che riguarda tutti i paesi europei.
Conte, Salvini ricordatevi dell’art. 289 c.p. ” Attentato contro gli Organi costituzionali dello Stato ( Presidente e Governo) quando vengono impedite le loro attribuzioni. 10 anni minimo, Salvini puoi arrestarli subito con la Polizia!
BASTA ! NESSUN COMPROMESSO !
Solamente col rientro sulle coste libiche altri migranti capiranno che in Italia
il biglietto e’ di andata incerta ma di ritorno certo . Alla lunga capiranno in
tanti ed altrettanto faranno i governi ipocritobuonistisinistri europei .
Salvini lo aspetto quale nuovo primo ministro e la conclusione dello scempio del mio paese da parte di due che andrebbero lapidati come fanno i mussulmani, per loro fortuna moriranno nel loro letto di morte naturale a l’Italia sarà salva, forse!
Vorrei invitare quanti si lamentano delle iniziative di Salvini a fare una breve carrellata sulla stampa straniera.Troverete di tutto: dai pistolotti nazionalistici francesi,alle problematiche interne del governo spagnolo, a resoconti vari sui mondiali di calcio, ecc…, persino ricette di cucina!!!
Ma MAI UNA parola,UNA SOLA sul problema dei migranti e soprattutto sul fatto che sia tutto a carico del nostro paese. E se i media di queste nazioni ignorano il problema, ci dobbiamo aspettare che gli europei possano rendersene conto e comprenderne la gravità?
Ma la cosa che preoccupa maggiormente è la facilità con la quale certi soggetti si fanno strumentalizzare da astuti persuasori che ormai non sono neanche più occulti e non hanno neppure più bisogno di persuadere.
La storia insegna, ma chi a scuola ha solo scaldato la seggiola non ha imparato nulla e quindi non si avvedrà di quanto gli accade e finirà con l’essere sempre e solo carne da macello!
La libertà è il bene più difficile da conquistare e da mantenere ed il più facile da perdere.