Camera, Rampelli presiede in “maglia azzurra”: «Quelle rosse fuori dalla storia»
L’appello lo aveva accolto subito, indossando già ieri una camicia azzurra in segno di solidarietà nei confronti dei 5 milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà. Fabio Rampelli, però, ha voluto dare ancora più forza a questo gesto simbolico, lanciato dalla leader di FdI, Giorgia Meloni, in risposta alle magliette rosse pro-migranti. Rampelli, infatti, si è presentato in “total blue” anche oggi alla Camera, dove ha presieduto i lavori per l’istituzione della commissione d’inchiesta sui rifiuti.
Giacca carta da zucchero e camicia azzurra, Rampelli ha così ribadito la sua adesione al messaggio di sostegno agli italiani in difficiltà, espressa esplicitamente sulla sua pagina Facebook domenica, mentre a Sorrento si trovava a un appuntamento politico del suo partito. «Indossiamo tutti una maglia azzurra, come fa Giorgia Meloni, con il pensiero rivolto ai 5 milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà. Di maglie rosse – ha scritto ancora Rampelli – ne abbiamo le scatole piene, chi le ripropone è fuori dalla storia».
è ora di cambiare davvero.
Gli Italiani sono realmente stufi di essere presi in giro, anche da chi ha ottenuto il proprio voto.
Meglio è cominciare a fare leggi che restituiscano, subito, anzi prima di subito,
la dignità lesa ed offesa dall’euro-pa che si è perseguita da oltre 20 anni e che ha letteralmente spazzato via quanto di buono facco nei decenni precedenti, facendo cadere l’Italia in una spirale:
non ci danno i soldi, non abbiamo i soldi, mancano le coperture, defici brutto, hanno preso le bustarelle sennò … meglio la durezza del vivere, solo chi lo merita etc etc.
una sequenza di sferzanti calunnie risultato del progetto euro-pa contro Popolo
Sarebbe opportuno cominciare a non solo invertire ma stravolgere la direzione della nostra Politica (visto il nettissimo voto espresso dagli Italiani).
Cominciate, dunque ed andate avanti come bulldozer (e come hanno fatto e fanno tutt’ora) i liberisti di stampo sorosiano che muovono le fila nella setta euro-pea
Bravissimo Rampelli
Quando a una stupidità si risponde con una stupidità c’è poco da stare tranquilli.Gli Italiani ignorano le vostre magliette e assistono a questo avvilente carnevale,l’ennesimo.Sono i fatti che contano e il sostegno morale va a farsi friggere al pari del sostegno europeo al nostro Paese per quel che riguarda l’emergenza sbarchi.Rivolgo un appello a magliette rosse e a magliette azzurre ed è quello di finirla a rincorrersi per fare a gara a chi è più stupido .Il tema della povertà è così serio e drammatico che non merita di essere affrontato con slogan e atteggiamenti triti e ritriti perché quando i pagliacci e i buffoni si toglieranno le loro sgargianti magliettine e le riporranno nel cassetto i poveri saranno ancora poveri e chi è solo ancora solo.La seconda cosa che mi spaventa di più è la constatazione che anche i pagliacci torneranno in pista e continueranno a svolgere tra l’ ilarità e il disincanto generale la loro missione di paladini dei poveri e degli ultimi.Proporrei di organizzare una colletta nazionale per l’ acquisto di magliette rosse e azzurre così questi poveracci avranno il cambio e potranno liberarsi dalle loro terribili frustrazioni.
Ottimo commento Andrea…
E sottolineo quanto ho già scritto ieri; questo appuntamento quotidiano di provocazioni straccione e circensi della sinistra ha l’unico scopo di provocare una reazione analoga e contraria di segno nella destra, dando così alla sinistra quella sensazione di esistenza che ormai ricercano disperatamente e che non è più così scontata. I politici intelligenti dovrebbero smettere di cadere continuamente nella trappoletta come gonzi, e lasciare ogni provocazione non solo senza reazione, ma senza addirittura nessun commento. Lì sì che vedremmo i pagliacci rossi in preda alle crisi isteriche e alle possessioni demoniache più trash!! Meloni, Salvini, lo so che sembra difficile, ma provateci! Vedrete che è un piacere ineguagliabile condannare questi quasi-nulla al nulla assoluto.